Dopo l'ostruzionismo, le reazioni delle opposizioni al Decreto Scuola

La reazione delle opposizioni al Decreto Scuola votato alla Camera con 145 voti favorevoli.

È stato approvato questa mattina, 6 giugno, il nuovo Decreto Scuola portato avanti dalla maggioranza di governo e dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

È stata proprio lei la rappresentante del governo più bersagliata dalle opposizioni e non solo, tanto che è stato necessario prevedere per la ministra una scorta personale in seguito a diverse offere e minacce che le erano giunte tramite i social network. A questo clima ha fatto seguito una lunga, estenuante e poco utile ostruzione delle forze di opposizione, della Lega in particolar modo, che ha cercato di bloccare l’approvazione del decreto, farlo cadere e chiedere di conseguenza le dimissioni della Azzolina.

Nulla di fatto per loro, il decreto passa dopo una lunga notte con 145 voti favorevoli e 122 contrari. Le reazioni delle opposizioni al Decreto Scuola non sono comunque tardate ad arrivare.

Le reazioni delle opposizioni al Decreto Scuola

Il deputato della Lega e membro della commissione Cultura, Rossano Sasso, ha diffuso una nota ufficiale in cui ha voluto sottolineare che il partito di Matteo Salvini “ha praticato una lotta parlamentare durata per giorni e notti. Abbiamo evidenziato i rischi e le criticità di un decreto che non risolve alcun problema, anzi ne crea di nuovi.

Nessuna traccia poi sulla riapertura delle scuole. È inutile e contribuirà esclusivamente ad aumentare il caos a settembre anche nelle scuole”. È stato poi lo stesso parlamentare leghi ad aggiunge: “I genitori ancora una volta vengono lasciati allo sbaraglio ed increduli dinanzi alle meravigliose idee del ministro Azzolina: classi divise per metà a casa e metà in classe, plexiglas in classe, irrealizzabili distanze di un metro tra i banchi in scuole vetuste e da ristrutturare.

Nessun concorso, nessuna stabilizzazione per i precari della scuola”.

Salvini contro l’Azzolina

Dal leader del Carroccio Matteo Salvini al momento soltanto un breve tweet ornato dalla foto in cui i parlamentari della Lega espongono un cartello con su scritto: “Azzolina bocciata”. Queste le parole dell’ex ministro dell’Interno: “Che la Azzolina sia ministro della Scuola è un insulto per insegnanti, studenti, presidi e famiglie”.