Alla vigilia del voto del Senato sul caso Open Arms, Matteo Salvini si difende e mette in mezzo il Movimento 5 Stelle.
Giovedì 30 Luglio il Senato si esprimerà sul processo a Matteo Salvini per il caso della nave dell’omg spagnola Open Arms, che è rimasta ferma in attesa per 19 giorni con 150 migranti a bordo ad agosto 2019. Il leader della Lega non lascia trapelare alcuna emozione, ma si difende nominando anche il M5s.
Open Arms: Salvini si difende
“Il voto domani su Oper Arms? Sono assolutamente tranquillo e sereno, le carte parlano chiaro. Vado in quell’Aula a testa alta” ha spiegato Matteo Salvini. “Non devo fare alcun appello a nessuno. Mi aspetto che i senatori votino in coscienza e voglio vedere se i Cinque Stelle diranno che erano d’accordo, come è scritto nero su bianco, o se vogliono andare avanti con un processo politico” ha aggiunto il leader della Lega.
I senatori, dopo il voto contrario della Giunta per le autorizzazioni, dovranno esprimersi in maggioranza per decidere se Salvini dovrà affrontare il tribunale dei ministri di Palermo.
Il leader della Lega è stato accusato di “sequestro di persona plurimo aggravato e rifiuto di atti d’ufficio“. Servono 160 voti per mandare Salvini a processo. Per il momento tra i 63 suoi senatori, i 17 di Fratelli d’Italia e i 56 di Forza Italia arriva solo a 136 no.
La maggioranza ha 135 voti sicuri al momento, ma i voti dei 18 benzinai che non hanno partecipato al voto diventano il vero ago della bilancia. Lo scorso febbraio nell’Aula di Palazzo Madama è già stato detto si al processo per la vicenda simile della nave della Guardia Costiera. Questo porterà Matteo Salvini in Tribunale a Catania il prossimo ottobre.