Puglia, mascherina all'aperto e in discoteca se manca distanziamento

Emiliano ha firmato una nuova ordinanza che prevedere l'obbligo della mascherina anche all'aperto e in discoteca se manca il distanziamento sociale.

Il governatore della regione Puglia, Michele Emiliano, ha firmato una nuova ordinanza, con decorrenza dal 13 agosto, che prevede l’obbligo della mascherina anche all’aperto e in discoteca se non è possibile rispettare il distanziamento sociale.

Obbligo mascherina all’aperto se manca distanziamento

A partire dal 13 agosto è fatto l’obbligo, così come previsto dall’ordinanda 336 del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano “sull’intero territorio regionale di usare protezioni delle vie respiratorie (mascherine) in tutti i luoghi all’aperto in cui, a causa di particolari situazioni, anche collegate al maggiore afflusso di persone e turisti, non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro, afferendo il prescritto obbligo all’esclusiva responsabilità personale dei medesimi soggetti obbligati.

Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti”.

Possono essere usate “mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.

Ma non solo, sempre a partire da mercoledì 13 agosto sarà obbligatorio usare le mascherine in “discoteche, sale da ballo e locali assimilati, anche all’aperto, laddove non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di 2 metri sulla pista da ballo e di 1 metro nelle altre zone dei locali”.

Sempre come si evince dall’ordinanza, inoltre, i gestori e titolari dei locali “hanno l’obbligo di rilevare la temperatura corporea impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 gradi, nonché di predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione”.

Per poi aggiungere: “Le Prefetture competenti per territorio e i sindaci dei Comuni interessati provvedono a garantire i controlli nell’ambito delle rispettive competenze“.