Le regioni chiedono al governo di prorogare il divieto di spostamento

Il presidente Bonaccini a margine della conferenza delle regioni: "Chiederemo di prorogare il Dl che vieta lo spostamento, anche per la zona gialla".

Uno dei primi provvedimenti, su cui l’eventuale governo guidato da Mario Draghi dovrà mettere mano, è certamente quello degli spostamenti tra regioni.

Il dpcm con scadenza 5 marzo 2021 aveva già fissato il divieto alla mobilità, se non per ovvie ragioni, fino al 15 febbraio. Adesso, però, tutto viene messo in discussione. “L’orientamento delle regioni – ha spiegato il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, a margine della conferenza delle regioni – è di chiedere di prorogare il Dl che vieta gli spostamenti, anche per la zona gialla. Al nuovo governo chiederemo un incontro per una discussione a 360 gradi sul nuovo Dpcm, per valutare le possibili graduali riaperture di alcune attività nel rispetto di tutti i protocolli di prevenzione“.

Al commissario Domenico Arcuri le regioni chiedono di “rimodulare la distribuzione [dei vaccini, ndr] in base al numero di abitanti” di ogni territorio.

Spostamento tra regioni, verso la proroga

L’incontro con i presidenti delle regioni italiane si conferma dunque un crocevia fondamentale per la scelta. Già prima dell’inizio della riunione, il presidente Bonaccini aveva anticipato la propria posizione, condivisa anche dagli altri governatori: “Daremo un parere formale e informale. Va data certamente una valutazione sul tema dello spostamento delle regioni”.

L’ipotesi più accreditata, dunque, resta quella di una proroga, ma tutto è ancora in fase di definizione. Qualora i presidenti dovessero scegliere per la chiusura, il Consiglio dei ministri potrebbe riunirsi venerdì 12 o sabato 13 per rinnovare il blocco: non si conosce la durata del provvedimento.

Impianti sciistici

Un altro snodo è anche la riapertura degli impianti sciistici con la Lombardia che ha emesso già l’ordinanza: si partirà lunedì 15 febbraio.

Previste ovviamente delle misure per evitare assembramenti. Gli impianti di risalita non dovranno superare il 30%, le stazioni che invece non hanno più di due impianti non dovranno superare il 50%. Entrambe le questioni hanno comunque trovato pareri discordanti: da un lato c’è chi vuole riaprire, dall’altro chi si tiene cauto sugli spostamenti.