Pordenone, disposta chiusura per 5 giorni di un altro locale di Roveredo

Ancora chiusure a Roveredo in Piano. Dopo il "Papi on the Beach" le autorità hanno disposto la chiusura di un altro noto locale.

Ancora chiusure nella provincia di Pordenone.

Dopo la chiusura del “Papi on the beach”, le autorità hanno disposto la chiusura di un altro noto locale anch’esso situato nel comune di Roveredo in Piano. Stando a quanto scrive la testata “Il Messaggero Veneto”, all’interno del noto locale si stava svolgendo attività di discoteca che, come è noto, non è consentita. Il provvedimento della Questura durerà cinque giorni.

 Roveredo chiuso locale, presenti circa 150 clienti

Erano le ore 23.00 quando gli agenti di polizia hanno fatto incursione all’interno del locale.

All’interno di esso sono stati individuati circa 150 persone che erano sedute al tavolo, tra questi una ventina stavano ballando senza alcun rispetto della distanza di sicurezza e senza alcun dispositivo di protezione individuale. Oltre al DJ erano presenti anche alcune ragazze con indosso un body che, stando a quanto scrivono le testate locali, sarebbero state assunte per un’attività d’intrattenimento non specificata, tramite un loro agente, anche quest’ultimo identificato.

 

 Roveredo chiuso locale, il dj avrebbe esortato le persone in pista 

C’è di più perché secondo quanto ripreso dalla Questura di Pordenone, lo stesso DJ avrebbe incoraggiato le stesse persone presenti sulla pista nonostante l’attuale provvedimento in tema di anticontagio lo vieti. Stando a quanto appreso il dj si era qualificato come libero professionista, per di più l’atteggiamento tenuto nei confronti delle Forze dell’Ordine era insofferente e polemico.

Il titolare nel frattempo è stato sanzionato. 

Roveredo chiuso locale, la difesa dei gestori del “Papi on the beach” 

A seguito della chiusura per 75 giorni del locale “Papi on the beach”, i gestori si sono difesi dichiarando di aver preso tutte le precauzione e che i loro clienti non ballavano – riporta ilfriuli.it: “Misurata la febbre a tutti i clienti, non ci sono stati balli. Con questo provvedimento siamo affossati.

Possibile che i contagi siano avvenuti tutti da noi?”. 

Ad ogni modo la sospensione è sopraggiunta a seguito di indagini e raccolta delle opportune testimonianze da parte delle Forze dell’ordine. Circa una ventina di ragazzi avrebbero infatti raccontato che si erano verificate delle situazioni di assembramento all’esterno del locale. Oltre a ciò sarebbero stati molti i giovani che avrebbero ballato senza aver indosso la mascherina e senza rispettare il distanziamento minimo.