È ufficiale: scatta il nuovo allineamento delle accise. Lo prevede la riforma fiscale, lo conferma la Gazzetta Ufficiale.
Prezzi carburante: gasolio su, benzina giù
Il decreto – opera del ministero dell’Ambiente e di quello dell’Economia – mira a incentivare l’uso del carburante benzina. Perché? Perché inquina un po’ meno. Una manovra tecnica, ma con un messaggio politico chiaro.
Tradotto in cifre: l’accisa sul gasolio sale di 15 euro ogni mille litri. Quella sulla benzina scende dello stesso importo. Detto così sembra poco – un centesimo e mezzo in più o in meno a litro – ma sulle grandi cifre e nel lungo periodo può fare la differenza. E forse lo farà.
Nel frattempo, però, il mercato dei prezzi non ha ancora digerito la novità. Giovedì 15 maggio, i listini non riflettevano ancora l’aggiornamento delle accise. Eppure, già si muove qualcosa. Secondo i dati di Staffetta Quotidiana, alcuni marchi hanno ritoccato i prezzi al rialzo: Q8 e Ip salgono di un centesimo per la benzina, due per il gasolio. Tamoil segue. Poco, ma c’è.
Prezzi carburante: cosa trovano oggi gli automobilisti
Al netto delle accise per il carburante, i numeri alla pompa parlano chiaro. Benzina self service sopra 1,70 euro/litro. Diesel poco sotto 1,59. E chi si fa servire, spende di più: fino a 1,84 per la verde e 1,72 per il diesel. Il Gpl resta stabile (0,722), mentre il metano scende un filo. Ma sono dettagli, direte. In autostrada, però, il pieno si paga ancora caro: quasi 2 euro al litro se si va serviti.
Chi viaggia li nota, questi scatti. Chi guida per lavoro anche. Chi non ha scelta, paga e basta.
E adesso? Ora si attende l’effetto domino. Perché quando le accise cambiano, il sistema si muove lentamente. Ma si muove. E non sempre nella direzione che sperano gli automobilisti.