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Proteste in Germania contro le operazioni israeliane a Gaza: ecco perché mobilitano le masse

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Berlino ha ospitato una significativa manifestazione contro le azioni israeliane a Gaza, con forti richieste di un cambiamento radicale nella politica estera tedesca.

Sabato, oltre 100.000 manifestanti hanno partecipato a una manifestazione a Berlino, esprimendo il proprio dissenso nei confronti del sostegno della Germania a Israele durante il conflitto a Gaza. La mobilitazione è stata organizzata da una rete di circa 50 gruppi, che comprendevano organizzazioni pro-palestinesi, Amnesty International e il partito di opposizione Sinistra.

Richieste dei manifestanti

I partecipanti alla manifestazione, intitolata “All Eyes on Gaza – Stop the Genocide”, hanno chiesto con fermezza di fermare la complicità della Germania nelle azioni militari israeliane contro la popolazione di Gaza. Hanno sollecitato una cessazione immediata di tutte le cooperazioni militari con Israele, inclusi gli scambi di armi e materiali bellici.

Denunce di genocidio

Gli organizzatori hanno segnalato che le azioni dell’esercito israeliano sono state qualificate da esperti e organizzazioni internazionali come un genocidio. Nonostante le evidenze di atrocità di massa, il governo tedesco ha continuato a minimizzare la portata della violenza sistematica perpetrata. Durante le manifestazioni, i partecipanti hanno esposto cartelli con frasi come “Fermate il genocidio a Gaza” e hanno intonato slogan come “Libertà per la Palestina”.

Opinione pubblica tedesca e pressione politica

Un recente sondaggio ha rivelato che il 62% degli elettori tedeschi considera le azioni israeliane a Gaza come un genocidio. Questa percezione esercita una notevole pressione sul governo di centro-destra affinché riconsideri la propria posizione. Il sentimento di condanna è trasversale tra i vari schieramenti politici: il 60% degli elettori del partito conservatore CDU/CSU condivide questa opinione, mentre un significativo 71% degli elettori del partito socialdemocratico SPD si allinea con la stessa valutazione.

Reazioni del governo

Il Cancelliere Merz e il Ministro degli Esteri Wadephul hanno intensificato le critiche verso le operazioni militari israeliane e il blocco dell’assistenza umanitaria a Gaza. Tuttavia, hanno scelto di evitare l’uso esplicito del termine genocidio, descrivendo invece le azioni israeliane come un uso sproporzionato della forza.

Appello alla comunità internazionale

I manifestanti hanno richiesto un accesso immediato per l’assistenza umanitaria a Gaza e l’adozione di sanzioni da parte dell’Unione Europea contro Israele. Tale appello riflette una crescente frustrazione tra i cittadini tedeschi riguardo alla posizione del proprio governo, accompagnata da un desiderio di vedere una risposta più decisa e umanitaria nei confronti della crisi a Gaza.

La manifestazione di Berlino non si limita a essere una protesta contro le azioni israeliane, ma costituisce anche un forte richiamo alla responsabilità del governo tedesco e della comunità internazionale. I partecipanti hanno unito le loro voci per chiedere giustizia e pace, evidenziando l’urgenza di un cambiamento significativo nella politica estera tedesca nei confronti di Israele e della Palestina.