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Proteste pro Palestina in tutta Italia: studenti occupano l'università Statale di Milano

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Proteste pro Palestina in tutta Italia dopo l’abbordaggio della Flotilla: studenti e cittadini in piazza tra occupazioni e blocchi.

Dopo l’intervento di Israele contro la Flotilla, le università e piazze italiane sono teatro di mobilitazioni e proteste pro Palestina. A Milano, gli studenti della Statale hanno occupato alcune aule per chiedere maggiore attenzione sulla situazione in Medio Oriente e per esprimere il proprio sostegno alle iniziative internazionali di solidarietà.

Proteste pro Palestina in tutta Italia: scuole, porti e università in mobilitazione

Le manifestazioni di solidarietà pro Palestina non si sono limitate a Milano. A Genova, i varchi portuali Etiopia e Albertazzi sono stati temporaneamente bloccati dai manifestanti, provocando rallentamenti nel traffico cittadino, mentre a Firenze studenti di licei come Michelangiolo e Castelnuovo hanno deciso di non entrare in classe e di scendere in piazza, esponendo striscioni e sventolando bandiere palestinesi. Anche a Pisa gli studenti hanno occupato Palazzo Ricci, rilanciando l’appello di altri atenei come quelli di Roma, Genova e Bologna, con l’obiettivo di trasformare le università in “barricate” di protesta.

Secondo quanto riportato dai collettivi studenteschi, le iniziative mirano a sostenere la missione della Flotilla diretta a Gaza, mostrando indignazione per l’abbordaggio israeliano e coordinando presidi, assemblee e blocchi simbolici in diversi centri urbani italiani.

Proteste pro Palestina in tutta Italia: occupata l’università Statale di Milano

A Milano, l’Università Statale è stata occupata dagli studenti in risposta alle operazioni di abbordaggio israeliane contro alcune navi della Global Sumud Flotilla, impegnata a trasportare aiuti umanitari verso Gaza. Il collettivo studentesco Cambiare Rotta ha spiegato che l’iniziativa segue il corteo della sera precedente, che aveva bloccato la stazione di Milano Cadorna.

Gli studenti hanno convocato un’assemblea straordinaria in aula 211 per discutere le azioni da intraprendere, dichiarandosi pronti a partecipare allo sciopero generale previsto per domani, 3 ottobre. L’occupazione vuole essere un segnale contro ogni forma di complicità con ciò che definiscono “genocidio e sionismo” e ricalca l’esperienza dello sciopero generale del 22 settembre, che aveva visto un’ampia partecipazione di studenti e lavoratori nelle principali città italiane.