Quando mangiare la frutta

La frutta, si sa, fa bene alla salute e all'umore. Ma qual è il momento migliore della giornata per mangiarla? Scopriamo il parere degli esperti.

L’Italia è uno dei Paesi che vanta una delle produzioni ortofrutticole maggiori d’Europa e del mondo.

Noi italiani possiamo quindi permetterci il vero e proprio lusso di mangiare frutta quando ci pare. Possiamo comprarla ovunque, a prezzi relativamente bassi e con una sicurezza sulla qualità che pochi altri Paesi hanno. Ma, davanti a una tale abbondanza, spesso non ci accorgiamo che la frutta è un alimento come gli altri. Quindi, sebbene molto sano, regolamentarne l’assunzione è sempre meglio. Di seguito qualche consiglio.

Frutta: quando mangiarla

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la frutta porta notevoli vantaggi alla salute poiché riduce il rischio di vari tipi di malattie.

Visto che è risaputo che fa bene, di solito non ci facciamo problemi per decidere se e quando è più opportuno mangiarla. Anche per l’assunzione di frutta, però, esagerare non fa mai bene. I nutrizionisti hanno manifestato opinioni diverse per quanto riguarda il suo consumo nell’arco della giornata. Il suo consumo andrebbe regolato a seconda del pasto che si prende in considerazione. Il consumo di frutta consigliato infatti varia a seconda che si prenda in considerazione il momento della colazione, del pranzo, della cena o degli spuntini di metà mattina e pomeriggio.

Frutta a colazione

Molti dietologi raccomandano caldamente di mangiare frutta a colazione per ricaricare col fruttosio le riserve di glicogeno consumato durante la notte. Inoltre essa fornisce l’apporto calorico perfetto per una mattina movimentata. Una colazione a base di frutta dunque non solo va bene per i bambini che vanno a scuola, ma anche per adulti con un’impegnativa giornata lavorativa. Secondo questi nutrizionisti non ci sono limiti di quantità nell’assunzione di frutta la mattina.

Il fruttosio non fa ingrassare e apporta solo energie. La frutta, poi, porta buonumore e senso di sazietà per molto tempo, a differenza dei dolci che saziano per meno di due ore.

Colazione completa

Altri nutrizionisti però non la pensano così. Certo la frutta è sempre un ottimo alimento ma la mattina è il momento in cui bisogna assumere diversi tipi di principi nutritivi. Il solo fruttosio, secondo loro, non è sufficiente, soprattutto d’inverno, quando con il freddo sono necessarie anche molte proteine e carboidrati.

Ciò non vuol dire che la mattina siamo autorizzati a ingozzarci di cornetti e pasticcini, tentazioni sempre dietro l’angolo. Lo zucchero dei dolciumi è sempre meglio sostituirlo col fruttosio ma per assimilare anche un po’ di proteine e carboidrati, alla frutta è consigliabile accompagnare anche un buon cappuccino caldo per svegliarci un po’, oppure due fette di pane integrale con la marmellata per dare anche qualche carboidrato all’organismo.

Pranzo

Il dibattito più acceso riguarda sicuramente il pranzo: meglio mangiare la frutta prima, subito dopo o molto dopo il pranzo? Per la maggior parte dei medici non c’è molta differenza.

L’importante è mangiarla e assumere un po’ di cibo naturale dopo i prodotti industriali che, ora come ora, di solito mangiamo a pranzo. Secondo alcuni dietologi, invece, mangiarla subito dopo i pasti è sconsigliabile. Scopriamo perché.

Frutta dopo pranzo

Mangiare frutta subito dopo il pranzo sarebbe sconsigliabile perché vorrebbe dire aggiungere altri zuccheri a un pasto già sostanzioso e ricco di carboidrati e proteine. Il suo consumo, ad esempio subito dopo un piatto di pasta, comporterebbe un aumento del peso e pericoli per i diabetici.

Assunta subito dopo i pasti, la frutta fermenterebbe nello stomaco assieme agli altri alimenti assunti e causerebbe gonfiori e bruciori. Questo avviene perché la frutta contiene sostanze acide che reagiscono chimicamente con altro cibo non ancora completamente digerito. Ovviamente tutto questo accade anche con eventuali dessert.

Frutta come portata

Secondo altri ricercatori, invece, la frutta non solo deve essere mangiata subito dopo i pasti, ma deve diventare anch’essa una vera e propria portata, da mangiare subito prima, subito dopo e durante il pranzo.

La frutta infatti comporta un senso di sazietà grazie al quale si evita di ingozzarsi di cibi grassi e poco sani. Inoltre, essa contiene molte fibre che favoriscono la digestione e regolano l’assorbimento di zuccheri e grassi da parte dell’organismo. La frutta quindi è molto vantaggiosa per chi soffre di diabete. I due pareri sono, come si può facilmente capire, decisamente contrastanti.

Merenda

Per quanto riguarda la “merenda” di metà mattina o pomeriggio ci sono opinioni diverse sul farla o non farla.

Sicuramente però, se decidete di farla, non può esserci merenda migliore e più sana se non quella a base di frutta. La frutta costituisce infatti la base della piramide alimentare ideata da tutti i nutrizionisti, qualunque sia la loro idea sugli spuntini tra i pasti.

No alle merende!

Secondo alcuni nutrizionisti, l’ideale di alimentazione per il nostro apparato gastro-intestinale è distribuire l’assunzione di cibo in tre pasti, relativamente abbondanti, durante l’arco della giornata.

Colazione abbondante di prima mattina, pranzo non troppo pesante e cena leggera, mai prima delle 20:00. In questo modo il nostro stomaco si abituerebbe al digiuno e non produrrebbe sempre succhi gastrici che stimolano continuamente la fame. Abituandoci a mangiare solo tre volte al giorno abbiamo, secondo l’opinione di questi medici, energie sempre sufficienti. Elimineremmo così anche il continuo senso di fame che ci porta a mangiare cibi veloci, calorici e poco sani che ci fanno solo ingrassare.

Accelerare il metabolismo

Secondo altri dietologi, invece, mangiare poco e spesso è il segreto per una dieta sana e una linea perfetta. Mangiando piccoli snack varie volte al giorno, pare che il nostro metabolismo resti sempre attivo e bruci energie continuamente. Si ridurrebbe così l’accumulo adiposo. Per questi nutrizionisti, addirittura, è consigliabile consumare ben sette pasti al giorno, sempre basati su cibi ricchi di zuccheri naturali. L’apporto di carboidrati in una dieta del genere può anche essere ridotto al minimo indispensabile.

I carboidrati forniscono energie a lungo termine, ma in un regime alimentare in cui l’apporto energetico è rinnovato ogni due ore, l’energia a lungo termine non è necessaria.

Cena

Qualunque sia il numero di portate al giorno che decidiate di fare, 3 o 7, ricordate di non fare mai cene troppo pesanti. Compatibilmente con i vostri impegni, evitate di cenare troppo presto o troppo tardi ed evitate i carboidrati e i dessert.

Conclusioni

Per concludere possiamo dire che gli unici punti in comune tra le due diete riguardano la riduzione dei dolci elaborati e l’importanza della frutta. Per quanto riguarda la prima dieta, la frutta costituisce la cena perfetta e l’alimento fondamentale per la colazione. Invece la seconda dieta si basa quasi interamente sulla frutta che contiene zuccheri sani. Zuccheri che, se assunti spesso e in grandi quantità, portano solo benefici all’organismo e alla forma.

Al di là del tipo di dieta che preferirete seguire, ricordatevi che consumare frutta fa bene alla salute e all’umore. Non fate l’errore di escluderla dalla vostra dieta!