Quotazione Bitcoin: le ragioni del crollo

Il bitcoin è sulla bocca di tutti, cerchiamo di capire cosa sia, quale sia il suo valore attuale e perché sia così variabile.

Il bitcoin è la moneta virtuale usata all’interno della piattaforma omonima nata nel 2009.

Il sistema Bitcoin prevede la possibilità di effettuare transazioni sfruttando la rete, nella totale indipendenza rispetto ad istituti bancari o autorità centrali. Ogni aspetto della sua gestione, dalla programmazione all’emissione di valuta virtuale (comunque limitata) è gestito dalla rete.

Lo scopo di Bitcoin è dunque quello di creare una sorta di economia alternativa a quella del mercato tradizionale, sfruttando una valuta ed un metodo di scambio al di sopra delle giurisdizioni e delle regolamentazioni legislative.

La criptovaluta permette infatti di acquistare anche beni materiali, e vede progressivamente crescere il proprio bacino di utenza.

Valore Bitcoin oggi

Questo genere di valuta è caratterizzato da una forte instabilità e subisce considerevoli oscillazioni anche in lassi di tempo brevi. Confrontando la quotazione attuale di circa 9500 dollari, corrispondente a poco meno di 8000 euro, con i 6000 dollari toccati in data 6 febbraio , possiamo riscontrare un incremento di valore considerevole in una finestra di tempo di poco più di una settimana.

Andamento criptovalute

Ovviamente l’oscillazione della quotazione non è sempre caratterizzata dal segno più in verde, ed è anzi la variazione negativa a mostrarne al meglio l’imprevedibilità: il 22 dicembre del 2017 Bitcoin registrava una perdita di più del 40%, scendendo sotto i 12000 dollari rispetto ai 15800 precedenti, dopo aver registrato un picco di quotazione a 20000 dollari intorno al 17 dicembre. A partire da dicembre sino a pochi giorni fa il titolo ha riscontrato una progressiva diminuzione di valore, mentre abbiamo visto che recentemente sta godendo di un momento positivo: dopo essere scesa sotto i 6000 dollari durante la scorsa settimana, la quotazione è ora in crescita.

Bitcoin è accompagnato in questo trend da altri sistemi di trasferimento online come Ripple ed Ethereum.

Cause crollo Bitcoin

Tentando di comprendere i motivi dell’andamento altalenante dei valori di Bitcoin, dobbiamo partire dalla premessa che queste variazioni siano insite nella natura stessa del sistema. La quotazione del titolo può infatti crollare o risalire in base a fattori indipendenti rispetto ad eventi concreti, a differenza di quanto avviene con il mercato tradizionale: periodi di decrescita e crescita si alternano quindi secondo modi e cause difficili da interpretare.

Un ruolo sicuramente decisivo nel crollo registrato nei mesi precedenti è stato però svolto da alcuni dei maggiori istituti bancari nel panorama internazionale. Abbiamo detto come Bitcoin sia un sistema che tenta di porsi come alternativa rispetto al modello del mercato tradizionale, sfuggendo di fatto a rigide regolamentazioni e ad autorità centrali. Intuitivamente, un modello del genere non può essere accettato dalle grandi banche, in quanto si pone su un livello di operatività differente, libero dalla necessità di intermediari (ma non privo di controllo) e dalla regolamentazione internazionale.

Se quindi la prospettiva di una possibile regolamentazione internazionale porta gli investitori a voler uscire, a questa si aggiungono alcune direttive provenienti dalle banche volte a sfavorire l’utilizzo del sistema: oltre a prese di posizione apertamente contrarie a Bitcoin, molti istituti tentano di porre un freno o addirittura proibire l’utilizzo della valuta virtuale, in quanto non esente da manomissioni da parte di hackers.