Le elezioni ad Aosta hanno visto un testa a testa serrato fino all’ultimo voto. Con soli 15 voti di differenza, Raffaele Rocco, sostenuto da una coalizione di centrosinistra e forze autonomiste, è stato eletto sindaco, lasciando il centrodestra di Giovanni Girardini a un passo dalla vittoria. Tra affluenza ridotta e schede contestate, la città ha espresso una decisione che conferma quanto sia divisa sul piano politico.
Elezioni ad Aosta, Raffaele Rocco sindaco per un soffio: 15 voti decisivi
È stata una sfida serrata fino all’ultimo voto quella che ha portato Raffaele Rocco, sostenuto da una coalizione di forze autonomiste e di centrosinistra, a diventare nuovo sindaco di Aosta. L’ingegnere sessantatreenne, insieme alla vicesindaca Valeria Fadda, ha conquistato il 50,06% dei consensi, pari a 6.420 voti, superando per appena 15 preferenze il candidato del centrodestra Giovanni Girardini, che si è fermato al 49,94% (6.405 voti).
Anche al primo turno, tenutosi il 28 settembre insieme alle regionali, il margine tra i due sfidanti era stato minimo: Rocco aveva raccolto il 45,3% dei voti, mentre Girardini il 42,7%, confermando una città politicamente divisa.
L’affluenza alle urne è stata del 45,7%, con 13.071 elettori su poco più di 33 mila aventi diritto, mentre le schede nulle sono risultate 168 e le bianche 79. Un dato che conferma la forte disaffezione al voto, tema su cui lo stesso Rocco ha insistito dopo la proclamazione, parlando di una “vittoria sul filo di lana” e sottolineando che il dato più importante è che più della metà degli elettori non è andato a votare.
“È una vittoria sul filo di lana e la dice lunga su come sia divisa la città, anche se il dato più importante è che più della metà degli elettori non è andato a votare. Dobbiamo impegnarci per riportare alle urne questi cittadini, anche per evitare che pochi decidano per molti”.
Raffaele Rocco sindaco di Aosta per 15 voti: centrodestra chiede il riconteggio
Il risultato, arrivato dopo ore di spoglio, ha lasciato un profondo senso di delusione nel fronte del centrodestra. La segretaria della Lega Vallée d’Aoste, Marialice Boldi, ha dichiarato che, di fronte a uno scarto così ridotto, ritiene doveroso chiedere il riconteggio, sostenendo che con un risultato a parti inverse sarebbe stato richiesto ugualmente.
Anche Emily Rini, coordinatrice di Forza Italia Valle d’Aosta, ha espresso amarezza per una sconfitta maturata per soli quindici voti. Secondo Rini, il vero segnale d’allarme è rappresentato dall’astensionismo: “La maggioranza degli aostani ha scelto di non votare, e su questo la politica, tutta, deve interrogarsi profondamente“.
Nel frattempo, il riconteggio delle schede, previsto per mercoledì 15 ottobre, potrebbe confermare definitivamente la vittoria del centrosinistra e chiudere una delle competizioni elettorali più incerte della storia recente del capoluogo valdostano.