Roma, 31 dic. (Adnkronos) – "In questo giorno di profonda tristezza la fede, la ragione, la storia si inchinano nell'omaggio al Papa emerito Benedetto XVI. Ci eravamo abituati, in questi ultimi anni, a considerarlo già nella luce del Paradiso, ma non ancora liberato della vita terrena e delle sue sofferenze. Durante il periodo in cui fui presidente del Consiglio, Papa Benedetto volle stabilire tra noi un rapporto semplice e cordiale, che considerai un dono". Lo afferma il senatore a vita Mario Monti.
"Un rapporto profondo, soprattutto -ricorda l'ex premier- nella comune ricerca delle cause e dei possibili rimedi alla frattura, che sembrava insanabile, tra la sua Germania -con radici proprio nella sua terra di Baviera- e l'Italia. Fin dal primo giorno mi incoraggiò ad accettare il compito di mettere in salvo l'Italia, pure a lui così cara, anche allo scopo di porre fine a quella frattura che rischiava di allargarsi, spaccando in due l'Europa del Nord e quella del Sud. Egli stesso, con la sua autorità, si adoperò in modo discreto per agevolare una ricomposizione".
"Maestro di laicità pur nell'ortodossia della fede, voce lieve e sommessa ma capace di sbriciolare i silenzi, solo la storia -conclude Monti- ci permetterà un giorno di comprendere appieno la grandezza non soltanto del teologo, ma anche del Papa e dell'uomo Joseph Ratzinger".