Razzismo, l'escalation delle aggressioni xenofobe in Italia

Un incremento senza precedenti delle aggressioni verso gli immigrati, da metà giugno 7 casi di violenze ingiustificate.

Esplode il razzismo in Italia, dalla sola metà di giugno sono state registrate 7 aggressioni ai danni di “stranieri” senza nessun movente ma con un grido: “Salvini, Salvini”.

Ciò che si sta manifestando in alcuni casi in Italia è una radicalizzazione xenofoba: la rabbia nasce nei bar di tutta la penisola sugli slogan e gli stereotipi e si finisce per le strade, com’è successo a Caserta l’11 giugno quando due immigrati del Mali sono stati aggrediti da due ragazzi che urlavano il nome del loro paladino, Matteo Salvini.

E intanto il ministro leghista commenta su Twitter: “Emergenza razzismo in Italia? Non diciamo sciocchezze”

Razzismo dilagante

“Non tutti i migranti sono dei violentatori, tutti i violentatori sono migranti” questo è uno degli slogan più in voga nell’immaginario collettivo e intanto nella penisola persone subiscono aggressioni senza alcun pretesto, com’è successo a Konate Bouyagui: Il 20 giugno 2018 lo chef 22enne del Mali in Italia con un regolare permesso di soggiorno, è stato aggredito con un piombino nella pancia a Napoli da due ragazzi in un’auto. Continuano le aggressioni nei campi rom, a Scampia per esempio gli incendi nelle baraccopoli adoperati dai cittadini sono frequenti e i rom sono costretti alla fuga mentre a Roma una bambina zingara è stata ferita mentre stava camminando lungo via Palmiro Togliatti.

L’ultima aggressione è del 30 luglio 2018 a Moncalieri, vicino a Torino: Daisy (22enne atleta di origini nigeriane) è stata colpita al volto riportando una tumefazione all’occhio che potrebbe costargli la partecipazione ai campionati europei assoluti a Berlino. La vicenda è molto simile alle precedenti, la ragazza stava camminando per strada quando è stata aggredita da due ragazzi in un’auto.