La recente cerimonia di consegna del Primo Tricolore a Francesca Albanese a Reggio Emilia ha acceso un dibattito politico e mediatico, rivelando quanto sia delicata e controversa la questione israelo-palestinese anche fuori dai confini del Medio Oriente.
Polemica a Reggio Emilia: la reazione di Francesca Albanese
In occasione della cerimonia di consegna del Primo Tricolore a Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU sui territori palestinesi occupati, si è generata una forte tensione a Reggio Emilia.
Il sindaco Marco Massari aveva affermato che “la fine del genocidio e la liberazione degli ostaggi sono condizioni necessarie per avviare per quanto possibile un processo di pace”, suscitando fischi tra il pubblico presente.
Albanese aveva subito criticato le parole del primo cittadino, sostenendo che si trattasse di un’affermazione errata e chiedendo che non fosse più ripetuta: “Il sindaco si è sbagliato, ha detto una cosa che non è vera. Mi scusi, ma è così. La pace non ha bisogno di condizioni. Mi deve promettere che questa cosa non la dice più”.
La giurista aveva poi ribadito in un’altra intervista a Propaganda Live: “Mi dispiace. Difficilmente ci sono cose di cui mi pento, quello sì… Quell’affermazione non c’entrava tanto. Lui ha parlato di condizione per la pace e non c’entrava nulla con quello che era stato detto”.
“Reazione impropria a Reggio Emilia”, Augias critica Francesca Albanese
Corrado Augias, ospite della trasmissione DiMartedì su La7, ha difeso l’operato del sindaco, definendo le sue parole “impeccabili” e sottolineando che la liberazione degli ostaggi e la fine delle ostilità rientrano nelle trattative ufficiali del conflitto israeliano-palestinese. Augias ha poi giudicato la reazione di Albanese “impropria, che sconfina nel fanatismo”, pur riconoscendo la sua esperienza e competenza sulle questioni mediorientali.