Dopo la Sicilia, passata in zona gialla dal 30 agosto 2021, ci sono altre regioni che corrono il rischio di cambiare colore a partire da lunedì 6 settembre: osservando i dati su ricoveri e terapie intensive emerge che Sardegna e Calabria potrebbero vedersi costrette a reintrodurre alcune restrizioni.
Regioni a rischio zona gialla
Stando ai numeri dell’Agenas, l’agenzia che aggiorna quotidianamente i tassi di occupazione degli ospedali, la Sardegna ha una percentuale di posti letto occupati in area medica pari al 14% e in rianimazione al 13% (per passare in zona gialla occorre superare rispettivamente il 15% e il10%). La Calabria ha invece sforato la soglia nei reparti con il 17% ma per quanto riguarda le terapie intensive è ferma al 9%.
A forte rischio anche Basilicata, Campania e Toscana.
Regioni a rischio zona gialla: i dati su ricoveri e terapie intensive
Queste le percentuali di occupazione riferite ad ogni singola regione:
- Abruzzo: 4% terapia intensiva, 7% area medica
- Basilicata: 1% terapia intensiva, 13% area medica
- Calabria: 9% terapia intensiva, 17% area medica
- Campania: 3% terapia intensiva, 10% area medica
- Emilia Romagna: 6% terapia intensiva, 5% area medica
- Friuli Venezia Giulia: 7% terapia intensiva, 4% area medica
- Lazio: 7% terapia intensiva, 7% area medica
- Liguria: 5% terapia intensiva, 4% area medica
- Lombardia: 3% terapia intensiva, 5% area medica
- Marche: 8% terapia intensiva, 7% area medica
- Molise: 0% terapia intensiva, 5% area medica
- Piemonte: 2% terapia intensiva, 3% area medica
- Puglia: 5% terapia intensiva, 9% area medica
- Sardegna: 13% terapia intensiva, 14% area medica
- Sicilia: 13% terapia intensiva, 23% area medica
- Toscana: 9% terapia intensiva, 8% area medica
- Umbria: 7% terapia intensiva, 7% area medica
- Valle d’Aosta: 0% terapia intensiva, 0% area medica
- Veneto: 5% terapia intensiva, 3% area medica
- Provincia autonoma di Bolzano: 5% terapia intensiva, 4% area medica
- Provincia autonoma di Trento: 0% terapia intensiva, 5% area medica