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RenOils: raccolta oli esausti cresce, oltre 63mila punti in Italia

Bologna, 29 ott. (askanews) – Cresce il riciclo degli oli esausti in Italia. Nel 2024 il sistema ha raccolto quasi sessantamila tonnellate, con un incremento di oltre 1.100 tonnellate rispetto al 2023. La rete territoriale si rafforza: sono ormai oltre 63mila i punti di prelievo sparsi in tutta Italia.

Ad accelerare la crescita sono il Veneto, la Lombardia e l’Emilia-Romagna, seguite da Campania e Toscana.

RenOils, il consorzio che gestisce la filiera, presenterà gli ultimi aggiornamenti a Ecomondo, la fiera dell’economia ‘green’ dal 4 al 7 novembre a Rimini.

“Siamo molto soddisfatti di questi risultati e dal circuito virtuoso di economia circolare che ne deriva – spiega il presidente del consorzio Ennio Fano -. Dagli oli esausti si continuano a ottenere biocarburanti, lubrificanti biodegradabili, cosmetici e detergenti. La novità – prosegue Fano – è l’interesse del trasporto aeronautico per i Carburanti sostenibili per l’aviazione, che contengono oli riciclati e riducono fino all’80% le emissioni di CO2 rispetto al cherosene tradizionale”.

E’ un settore in rapida espansione grazie alle normative europee che impongono di aumentare progressivamente la quota di carburanti sostenibili. “Gli oli che raccogliamo oggi – ricorda il presidente di RenOils – possono letteralmente far volare gli aerei di domani”.

Le nuove partnership allargano la raccolta. E’ il caso dell’accordo con Amazon: dal gennaio 2026 la piattaforma traccerà gli oli alimentari e verserà il contributo ambientale a RenOils, coinvolgendo i piccoli e medi rivenditori online.