Matteo Renzi “fa come Letta” e senza mezzi termini o sfumature dice da Como: “O vince l’Italia o vince Meloni”.
Rispondendo ai giornalisti in una conferenza stampa il leader di Italia Viva in corsa con il Terzo Polo e con Carlo Calenda “radicalizza” in iperbole e senza spauracchi ideologici lo scontro elettorale e dice: “La partita è a due: o vince l’Italia o vince la Meloni. Meglio Letta o Meloni? Meglio Draghi”. E ancora: “Noi siamo sostenendo Draghi fino all’ultimo, a cominciare dal vergognoso ostruzionismo del M5S che sta bloccando il decreto aiuti e che ora ci auguriamo si risolva per il bene degli italiani alle prese con il caro bollette“.
Renzi: “O vince l’Italia o vince Meloni”
Poi la stoccata a Matteo Salvini: “Lui è lo stesso che dice il reddito di cittadinanza va abolito dopo averlo votato, che ha votato contro il Jobs Act e industria 4.0 e poi viene a parlare in questo territorio di sostegno a imprese. Dice tutto e il contrario di tutto, tra un po’ lo vedremo fare il volontario sulle navi delle ong nel Mediterraneo“.
E in merito ai sondaggi, banditi dal 10 settembre ma discutibili concettualmente?
I sondaggi “come il calciomercato”
In un’intervista a Telelombardia Renzi ha ricordato di essere l’uomo-torpedine dei governi: “La storia dei sondaggi lascia sempre il tempo che trova. Io con il 2% nei sondaggi ho mandato a casa Giuseppe Conte e ho portato Mario Draghi. Tutti chiacchierano di sondaggi e i sondaggi sono come il mercato estivo dei calciatori: tutti vincitori dello scudetto.
C’è solo un momento che conta: il voto; che è la classifica finale. Il problema non è che tipo di sondaggio hai, ma come fai politica“.