Argomenti trattati
Allerta in Sudan: un’ondata di esplosioni ha scosso Khartoum all’alba, proprio mentre ci si preparava a riaprire l’aeroporto internazionale della capitale. Questo evento drammatico è avvenuto a un giorno dalla riapertura tanto attesa dell’aeroporto, chiuso dal conflitto che ha coinvolto le forze armate sudanesi e le forze paramilitari.
Dettagli sugli attacchi aerei
Secondo fonti locali e testimoni oculari, sono stati segnalati attacchi con droni che hanno colpito varie zone di Khartoum, inclusa l’area vicina all’aeroporto. Le esplosioni, che hanno avuto luogo tra le 4:00 e le 6:00 del mattino, hanno provocato un’atmosfera di paura tra i residenti. Testimoni hanno affermato di aver sentito i droni sorvolare il centro e il sud della città.
Responsabilità e conseguenze
La notizia degli attacchi è stata riportata da diverse agenzie, compresa l’AFP, che ha riferito di almeno otto esplosioni nei pressi dell’aeroporto. Fonti locali hanno attribuito gli attacchi a droni suicidi, presumibilmente utilizzati dalle forze paramilitari chiamate Rapid Support Forces (RSF). Anche se alcune delle macchine volanti sono state abbattute dalle forze militari sudanesi, il numero esatto di vittime o il danno causato rimangono sconosciuti.
Il contesto del conflitto
Il conflitto in Sudan è iniziato ad, quando le tensioni tra le forze armate e le RSF sono esplose, portando a una chiusura prolungata dell’aeroporto di Khartoum, che ha subito danni ingenti. La situazione nella capitale ha mostrato segni di stabilità dopo che l’esercito ha ripreso il controllo della città, ma il rischio di attacchi aerei continua a rappresentare una minaccia costante.
La lotta per il controllo di Khartoum
Da quando l’esercito ha avviato una controffensiva e riconquistato Khartoum, oltre 800.000 persone sono tornate nella capitale. Tuttavia, gran parte della città rimane distrutta e milioni di cittadini affrontano frequenti blackout, causati dall’attività dei droni dell’RSF. La strategia di ricostruzione lanciata dal governo allineato con l’esercito ha visto il trasferimento di funzionari da Port Sudan a Khartoum, mentre si cerca di ripristinare la normalità.
Prospettive future per il Sudan
Le ultime violenze si concentrano nella regione ovest del paese, dove le RSF hanno circondato el-Fasher, l’ultima grande città del Darfur non sotto il loro controllo. Le forze paramilitari continuano a tentare di conquistare la città, suscitando allerta dalle Nazioni Unite riguardo a potenziali attacchi etnicamente motivati. Se le RSF riuscissero a prendere il controllo di el-Fasher, dominerebbero gran parte del Darfur e del sud del Sudan, mentre l’esercito manterrebbe la supremazia su altre aree del paese.
Il conflitto che affligge il Sudan ha portato a perdite umane enormi, con decine di migliaia di vittime e quasi 12 milioni di persone costrette a lasciare le proprie case, dando vita alla crisi di sfollamento e fame più grave nel mondo. La riapertura dell’aeroporto di Khartoum, quindi, si presenta non solo come un evento logistico, ma come un segnale di speranza in un contesto di incertezze e conflitti persistenti.