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Cuneo, torna a casa ubriaca e uccide il suo cane lanciandolo dal balcone: il folle motivo

cane balcone

La donna, una quarantenne di origine straniera, è stata denunciata: ecco cosa rischia.

Orrore a Cuneo, una donna di 40 anni è rientrata a casa ubriaca e ha lanciato il proprio cane giù dal balcone, uccidendolo.

Orrore a Cuneo, rientra a casa ubriaca e uccide il suo cane lanciandolo dal balcone: l’assurdo motivo

Orrore in Piemonte, a Cuneo, dove una donna di 40 anni straniera è rientrata nella propria abitazione ubriaca e ha ucciso il proprio cane, un meticcio di taglia piccola, lanciandolo dal balcone situato al secondo piano.

Secondo le prime ricostruzioni, la donna è rientrata in casa nella notte tra il 10 e l’11 agosto in evidente stati di ebrezza e, non trovando le chiavi, ha sfondato la porta a spallate. A quel punto il cane, spaventato dai rumori, si sarebbe messo ad abbaiare e la donna, in preda a uno scatto d’ira, lo avrebbe afferrato per il collo e gettato giù dal balcone. L’animale è morto sul colpo. A dare l’allarme un vicino di casa che ha chiamato il 112 e la polizia, che hanno trovato la donna a terra priva di sensi. Una volta ripresa conoscenza, è stata portata in caserma per essere interrogata.

Orrore a Cuneo, rientra a casa ubriaca e uccide il suo cane lanciandolo dal balcone: denunciata

La donna, 40enne di origine straniera, ha raccontato agli inquirenti che “il cane abbaiava forte e in uno scatto d’ira l’ho lanciato giù dal balcone. Non trovavo le chiavi di casa.” La donna sarà denunciata per maltrattamento e uccisione di animali. Secondo la legge Brambilla, la pena può arrivare fino a 4 anni di reclusione e 60mila euro di multa. La donna dovrà ora affrontare un procedimento penale con il rischio di una condanna molto severa. Ecco le parole della Brambilla sull’episodio: “autorità il compito di qualificare il fatto e procedere di conseguenza, e n oi di LEIDAA quello di ribadire che interverremo dovunque e in tutte le forme consentite, compresa la costituzione di parte civile per garantire che tali condotto siano punite come meritano, sulla base della legge Brambilla.”