Roma, 27 feb. (Adnkronos) – "Mattarella aveva detto che la sua rielezione avrebbe alterato sostanzialmente la Costituzione, parole sue, perché era stato rieletto Napolitano e senza modifiche formali si sarebbe alterato in eccesso il ruolo e il potere del presidente della Repubblica. Tutte cose che dobbiamo considerare senza arrivare a sacralizzazioni che sono assolutamente fuori luogo".
Così Mario Segni, padre del maggioritario e del bipolarismo in Italia, intervenendo alla maratona oratoria bipartisan sul premierato presso la Sala Umberto a Roma.
"Io credo che la strada logica e conclusiva sia quella di discutere sulla base del testo che è stato presentato dal Governo. Con tutte le critiche saggissime e la consapevolezza di dire che questa non è l'unica ma è una delle strade ragionevoli possibili su cui si può puntare". "Il clima oggi mi sembra negativo ma si tratta di continuare – prosegue con l'Adnkronos – Passate le Europee forse può arrivare un momento di saggezza collettiva".
Nome sulla scheda o elezione diretta? "Il cuore del problema è che ci vuole un governo stabile e voluto dai cittadini – risponde – L'elezione diretta soddisfa questi due punti? Sì. E' l'unico modo? Se ne possono studiare anche altri. Cominciamo a dire però che la proposta del Governo è una cosa seria. Perché demonizzarla e dire che stravolge la Costituzione? A chi la raccontate? Tutte balle. Diciamo la verità. Quindi se si vuole affrontare in modo serio la questione, si dice questa è una proposta. Troviamone anche altre. E poi andiamo avanti", conclude. (di Roberta Lanzara)