Una nuova tragedia scuote il carcere Bassone a Como: un detenuto di 24 anni, coinvolto negli scontri avvenuti nei giorni scorsi, è stato trovato morto in cella. Le autorità indagano sulle circostanze del suicidio, mentre emergono nuovi dettagli sulla rivolta interna.
Rivolta e criticità del carcere a Como: contesto e conseguenze
La sommossa del 13 novembre aveva coinvolto oltre 150 detenuti e provocato ferimenti tra il personale penitenziario, fortunatamente non gravi. Il 24enne, durante gli scontri, avrebbe aggredito un agente provocandogli una frattura al setto nasale e riportato un trauma al torace dopo essere rimasto incastrato tra le sbarre di un cancello.
La rivolta, secondo il segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio, sarebbe scoppiata in seguito a un tentativo di evasione fallito, degenerando al punto da richiedere l’intervento di rinforzi antisommossa da altri istituti lombardi. La vicenda riporta l’attenzione sulle criticità del Bassone, tra cui il sovraffollamento e l’assenza di un Garante dei detenuti, figure chiave per la tutela dei diritti e della sicurezza all’interno della struttura.
Tragedia al Bassone: detenuto 24enne trovato morto dopo la rivolta
Una settimana dopo la sommossa scoppiata nel carcere Bassone di Como, il detenuto di 24 anni coinvolto negli scontri è stato trovato senza vita nella sua cella. Il giovane, rimasto ferito durante i momenti più concitati della rivolta e trasportato al Sant’Anna di Monza per un trauma toracico, era stato dimesso ieri sera, mercoledì 19 novembre, poiché le sue condizioni non destavano preoccupazioni, come riportato da Fanpage.
Le prime indagini ipotizzano un gesto estremo, ma le autorità hanno già disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso.