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No, Roberto Burioni non ha resistito e, tirando fuori la sua ormai nota verve caustica, ha scritto un post sulla sua pagina Facebook indirizzandonolo idealmente a Gianluigi a Paragone: “Ho una brutta notizia per il senatore Gianluigi Paragone, il suo esposto presentato contro di me all’Ordine dei medici, è stato archiviato”.
Roberto Burioni e l’esposto di Paragone: il post che ironizza su dove il ricorrente può riporlo
Fin qui lo storico, poi, a seguire, la chiosa sardonica sui luoghi dove vanno ad “abitare” le iniziative inutili, sottilmente esposta in doppio senso: “Quindi anche lui può prendere il suo esposto e infilarlo gagliardamente senza indugio alcuno e senza inutili timidezze nel cassetto degli esposti archiviati”.
Gianluigi Paragone contro Roberto Burioni, l’esposto in occasione dell’obbligo di Green Pass
In questo modo, fra il neutro e lo sferzante, Burioni annuncia l’archiviazione di un esposto presentato contro di lui, mesi fa, dal leader di Italexit.
Per cosa? “Ho denunciato Burioni, ora reagiremo a questa caccia alle streghe indecente”. Quello che aveva urtato e messo in azione il fumantino Paragone era stato un tweet dello scienziato. In quel tweet Burioni aveva attaccato i No Vax in occasione e sincrono con la decisione del Governo Draghi di rendere obbligatorio il Green Pass.
Paragone e l’esposto contro Roberto Burioni: il tweet contro i No Vax “come sorci”
Anche in quel caso Burioni aveva giocato di ironia: “Propongo una colletta per pagare ai No vax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci”. A quel punto Paragone aveva segnalato Burioni all’Ordine dei medici per “comportamento inadeguato, contrario alla dignità e al decoro della professione medica e incitazione all’odio e alla discriminazione”. Invano.