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**Roma: Marino, 'Gualtieri? Persona perbene ma non può dire 'io non c'ero'...'**

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Roma, 18 giu. (Adnkronos) - "Personalmente penso che Gualtieri sia una persona perbene, a modo, ma all’epoca era impegnato in Europa. Se rappresenti la nazione e succede qualcosa di grave perché viene allontanato il sindaco della tua capitale non puoi rispondere 'Io non c&rsqu...

Roma, 18 giu. (Adnkronos) – "Personalmente penso che Gualtieri sia una persona perbene, a modo, ma all’epoca era impegnato in Europa. Se rappresenti la nazione e succede qualcosa di grave perché viene allontanato il sindaco della tua capitale non puoi rispondere 'Io non c’ero, non ho mai parlato male, non ho fatto mai nulla'". Così Ignazio Marino, ex Sindaco di Roma, interviene nel dibattito sulle elezioni capitoline in una intervista al portale online Tpi.

"È triste, lo dico con pacatezza e grande rammarico perché il Pd ha l’ambizione di rappresentare una gran parte della popolazione del nostro Paese. Ambizione che non corrisponde alle azioni. Anche allora non ci fu dibattito in aula sul perché si chiedevano le dimissioni di un sindaco di centrosinistra che stava innovando, che aveva portato all’attenzione del mondo situazioni importantissime, come l’eguaglianza di diritti per tutti. Perché allontani il sindaco? Spiegalo. Non capisco, penso che quando feci io la campagna elettorale desideravo incontrare le persone per spiegare le mie idee, e penso che è la cosa più bella. Se questo confronto non c’è non c’è la democrazia e c’è un impoverimento culturale drammatico".

"Non voglio le scuse di nessuno, perché se uno commette un gesto a una persona perché perde la testa e poi se ne rende conto mezz’ora dopo chiede scusa e la cosa finisce. In questo caso l’offesa è stata fatta ai 700mila elettori di centrosinistra che mi avevano votato. Un partito che osa chiamarsi democratico, e quindi con un'esposizione importante su valori e principi dice ‘Noi questo dibattito non lo facciamo anche se siamo solo 22-24 consiglieri, andiamo dal notaio e facciamo decadere il sindaco eletto dalla popolazione’. Io credo che questo non riguardi me, ma la città di Roma, la sua popolazione, i suoi cittadini e un partito".