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Salute, Agostiniani (Sip): "31% bambini sovrappeso o obesi dato preoccupante"

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Roma, 29 mag. (Adnkronos Salute) - "E' nei primi anni di vita che si costruisce non solo il percorso di salute, ma anche il destino dell'adulto in termini di qualità della vita e rischio di malattie croniche non trasmissibili. Assistiamo a un preoccupante aumento del sovrappeso...

Roma, 29 mag. (Adnkronos Salute) – "E' nei primi anni di vita che si costruisce non solo il percorso di salute, ma anche il destino dell'adulto in termini di qualità della vita e rischio di malattie croniche non trasmissibili. Assistiamo a un preoccupante aumento del sovrappeso e dell'obesità, che riguarda ormai quasi il 31% dei bambini, con punte ancora più alte in alcune regioni.

Accanto a quella fisica, cresce anche una fragilità psicologica profonda che coinvolge le giovani generazioni". Lo ha detto Rino Agostiniani, presidente della Società italiana di pediatria, all'apertura dell’80° Congresso nazionale della Sip, che raduna oltre 2mila specialisti a Napoli fino al 31 maggio .

"L'uso eccessivo degli strumenti digitali – avverte Agostiniani – è spesso più il sintomo che la causa di un disagio. Ma resta un indicatore di fragilità e richiede attenzione da parte di pediatri, famiglie e istituzioni. Una società che non investe nei bambini è una società che rinuncia al proprio futuro”, ha ribadito il presidente Sip richiamando l'attenzione sul fatto che, come segnala l'Istat, se l'attuale tendenza demografica non cambia, l'ultimo bambino italiano potrebbe nascere nel 2225. "Non è solo un allarme numerico – sottolinea il pediatra – ma il segno di una crisi culturale e sociale. Noi pediatri diciamo con chiarezza: non c'è futuro senza infanzia".

Alla guida della Sip dall'inizio del 2025, Agostiniani ha infine delineato la visione per il suo mandato: "La Società italiana di pediatria deve essere un interlocutore autorevole per le istituzioni, i decisori politici e i media, ma anche un punto di riferimento culturale, scientifico ed etico per le famiglie, i genitori, i ragazzi e i bambini. Sarò soddisfatto se, di fronte a un dubbio o a una scelta, una famiglia potrà chiedersi: 'Cosa ne pensa la Sip?'".