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Sclerosi multipla, nei casi più gravi 14mila euro l'anno a carico famiglie

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Roma, 29 mag. (Adnkronos Salute) - Per i casi più gravi di persone con sclerosi multipla (Sm) ogni anno le famiglie arrivano a spendere di tasca propria oltre 14mila euro, soprattutto per coprire i costi dell'assistenza. Non solo: il costo sociale complessivo medio della Sm è di 4...

Roma, 29 mag. (Adnkronos Salute) – Per i casi più gravi di persone con sclerosi multipla (Sm) ogni anno le famiglie arrivano a spendere di tasca propria oltre 14mila euro, soprattutto per coprire i costi dell'assistenza. Non solo: il costo sociale complessivo medio della Sm è di 46.400 euro annui per persona, cifra che sale a oltre 63mila euro nei casi più gravi.

La sclerosi multipla costa alla società italiana 6,7 miliardi di euro l'anno. Tuttavia, la spesa pubblica per persona con Sm si attesta tra i 22mila e i 23mila euro annui, senza incrementi proporzionali all'aumento della disabilità, evidenziando l'inadeguatezza delle risposte nei casi più gravi. E' questa la fotografata scattata dal 'Barometro Sm e patologie correlate 2025', realizzato dall'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e presentato questa mattina alla Camera.

Non si tratta solo di un problema di equità – spiegano da Aism – ma anche di efficienza del sistema. La perdita di occupazione delle persone con Sm e dei loro caregiver genera un impatto economico stimato in 2,5 miliardi di euro di Pil persi ogni anno. E proprio l'impatto economico e sociale e il suo insufficiente riconoscimento sono tra i temi al centro del Barometro. Si parte dall'inadeguatezza dell'accertamento dell'invalidità: il 72% delle persone con sclerosi multipla riferisce che nella commissione valutatrice non era presente un neurologo esperto in sclerosi multipla. Anche per questo il 57,3% ha avuto la percezione che le commissioni non conoscessero la patologia e il 61,8% che fossero stati sottovalutati i sintomi invisibili. Le criticità nella valutazione corretta della disabilità si riflettono sulle difficoltà economiche: oltre il 70% di chi ha avuto bisogno di supporto economico non ha visto soddisfatto questo bisogno, con il risultato di gravare sulle famiglie che nel 55,2% dei casi devono gestire autonomamente l'assistenza domiciliare, con i caregiver che la erogano direttamente, oppure pagando per assistenza privata con risorse proprie e costi elevatissimi.