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Scuola: Bianchi, 'Governo sostiene Patto globale educazione Papa, per non lasciare indietro'

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Roma, 14 mag. (Adnkronos) - Il rilancio demografico "e' un tema fondante non per invertire una statistica ma per ritrovare un sentiero per il nostro Paese. Ripartire dalla vita significa ritrovare una unità che sembra frammentata". Lo ha detto intervenendo agli Stati generali p...

Roma, 14 mag. (Adnkronos) – Il rilancio demografico "e' un tema fondante non per invertire una statistica ma per ritrovare un sentiero per il nostro Paese. Ripartire dalla vita significa ritrovare una unità che sembra frammentata". Lo ha detto intervenendo agli Stati generali per la natalità, il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ed ha aggiunto: Bisogna far sì che "il volontariato non sia un fatto spontaneo, ma parte di quella solidarietà strutturale in cui riconoscersi ed essere orgogliosi" ed ha annunciato il "sostegno del Governo italiano al Patto di educazione globale sostenuto dal Pontefice" e la volontà a mettere al centro del prossimo G20, che si svolgerà sotto la presidenza italiana, "questo problema fondante di scuola per la vita, scuola affettuosa in cui nessuno si lascia indietro"

"Il governo italiano è pronto a sostenere il Santo Padre in questa grande visione che cambia e cambierà il nostro mondo – ha dichiarato il Ministro – In giugno con il G20 sotto la presidenza italiana sarà posto questo problema fondante di scuola per la vita, scuola affettuosa in cui nessuno si lascia indietro perché partiamo da quelli che rimangono indietro per dimostrare la nostra capacità di andare avanti, che è parte fondante di questo governo allo sviluppo di tutti".

"Parto dall'ultima riflessione del Papa – ha esordito il ministro dell'Istruzione – Senza vergogna parliamo di speranza e dei valori fondanti della nostra comunità. Io porto a voi i saluti della scuola italiana che ha molti problemi ma anche capacità, risorse. E' dopo la famiglia la prima comunità che il bambino incontra. Ed è l'unica istituzione che vede i bambini trasformarsi, diventare ragazzi, adolescenti, giovani, donne e uomini. Un'istituzione che li deve accompagnare nella trasformazione, nelle gioie e dolori. A chi mi ha domandato un aggettivo per descrivere la scuola io ho detto una scuola affettuosa. Perché noi dobbiamo ricostruire un sapere, un imparare gli affetti. Non c'è natalità se non ci sono gli affetti".