Gli Stati Uniti entrano ufficialmente in shutdown dopo il mancato accordo al Congresso sul bilancio federale. Da oggi gran parte delle attività amministrative è sospesa e centinaia di migliaia di dipendenti pubblici rischiano la sospensione temporanea. Il presidente Donald Trump, intervenendo alla Casa Bianca, ha annunciato “una stagione di profondi tagli” e promesso “licenziamenti su larga scala” nelle agenzie governative.
Shutdown negli Stati Uniti: il Senato bloccato dai Democratici
Il governo federale statunitense è entrato ufficialmente in shutdown, il primo dopo quasi sette anni, a seguito dell’impasse sul bilancio tra Repubblicani e Democratici. La decisione è arrivata dopo che il Senato ha respinto con un voto di 55 a 45 la proposta dei Repubblicani volta a mantenere aperto il governo e a evitare la chiusura delle attività amministrative.
Solo due senatori Democratici, John Fetterman e Catherine Cortez Masto, hanno deciso di sostenere la misura del partito opposto. Contestualmente, i Repubblicani hanno bocciato la proposta dei Democratici di estendere i sussidi previsti dall’Affordable Care Act, considerati essenziali per garantire copertura sanitaria a milioni di cittadini e prevenire aumenti dei costi a partire dal prossimo anno.
La Casa Bianca ha commentato che i Democratici stanno penalizzando i propri elettori in favore dei benefici destinati a immigrati irregolari, sottolineando la profonda frattura tra i partiti sulla gestione del bilancio.
Shutdown negli Stati Uniti, Trump avverte: “Licenzieremo tanta gente”
La chiusura delle attività governative comporterà la sospensione di molte attività federali, lasciando operative solo le funzioni essenziali come ordine pubblico e difesa, mentre centinaia di migliaia di dipendenti rischiano congedi forzati o licenziamenti. La situazione riflette un profondo stallo politico: i Democratici insistono perché qualsiasi legge di spesa includa i sussidi sanitari estesi, mentre i Repubblicani, guidati dal presidente Trump, ritengono che le questioni debbano essere affrontate separatamente.
Trump ha inoltre minacciato di tagliare programmi sostenuti dai Democratici e di procedere con licenziamenti nella forza lavoro federale. Le agenzie governative hanno già preparato piani per limitare le attività non essenziali e alcuni servizi critici, come il monitoraggio dei voli e la pubblicazione dei dati sul lavoro, subiranno ritardi.
L’evento segna il quindicesimo shutdown dal 1981, evidenziando le crescenti tensioni sulle spese pubbliche e sulle politiche sanitarie che influenzeranno milioni di americani nei prossimi mesi.