Silvia Salis sul taxi a Genova: "Ho chiesto di pagare con il pos, mi hanno detto 'È finita la pacchia'"

Effetti della svolta del governo Meloni, Silvia Salis sul taxi a Genova: "Ho chiesto di pagare con il pos, mi hanno detto che è finita la pacchia'"

Silvia Salis sul taxi a Genova: “Ho chiesto di pagare con il pos e mi è stato risposto ‘E’ finita la pacchia’”.

L’ex atleta e vicepresidente del Coni incappa nello sfogo di un uomo che rifiuta il pagamento elettronico della corsa e racconta la sua vicenda sui social. I primi effetti della svolta normativa del governo Meloni iniziano a diventare vicende mainstream.

Silvia Salis sul taxi a Genova: “Fine della pacchia”

E quella che in queste ore viene ripresa da molti media è la vicenda del conducente si rifiuta di farsi pagare la corsa con il pos.

Questo è quanto accaduto a bordo di un taxi a Genova a Silvia Salis. La numero due del Coni ha denunciato l’accaduto sui social. E su una storia Instagram ha spiegato che l’uomo “si è rifiutato di ricevere il pagamento con il bancomat e ha risposto, senza esitazione: È finita la pacchia delle banche, a me servono i contanti’”. 

La replica “aggressiva” del tasista a Salis

Salis con quella story su Instagram ha anche denunciato l’aggressività dell’uomo: “Di fronte alle mie obiezioni ha iniziato a urlare“.

Ecco il testo: “Genova, taxi verso aeroporto: vedo il Pos e quindi chiedo di pagare con il bancomat i 32 euro mi dice di no. Che ora lui non è più obbligato ‘che è finita la pacchia delle banche’ che a lui servono i contanti. Di fronte alle mie obiezioni ha iniziato a urlare contro con arroganza che ora lui può fare come vuole. Ora lui può fare finalmente come vuole”.