Spike Lee: età, vita privata e curiosità

Spike Lee è considerato uno dei più celebri registi afroamericani e i suoi film sono famosi per trattare temi sociali importanti e delicati.

“Se diventassi cieco e non potessi stare dietro alla macchina da presa, continuerei comunque a raccontare le mie storie”

Il regista nasce il 20 marzo 1957 ad Atlanta, profondamente orgoglioso delle sue origini afro-americane ha cercato di fare dell’integrazione razziale tema cardine delle sue creazioni.

Il suo primo lungometraggio “Lola Darling” presentato a Cannes nel 1986 ebbe un grandissimo successo che lo inserì nella scia delle stelle nascenti del cinema.

Il suo vero nome in realtà è Shelton Jackson Lee, ma è stato soprannominato Spike dalla madre per la sua natura complicata, ma originale. La sua produzione è molto variegata ed ha ottenuto due nomination agli Oscar: per il documentario “4 Little Girls” e la sceneggiatura “fà la cosa giusta”.

Il 14 Novembre 2015 invece riceve l’Oscar alla carriera per l’enorme contributo che ha dato al mondo del cinema. L’ultima sua creazione è “2 fists up” un documentario datato anno 2016.

Se ogni persone ha un libro che porta nel cuore, quello di SPike Lee è sicuramente “L’autobiografia di Malcom X”, un’opera che lesse al primo anno delle superiori e che diede inizio alla sua battaglia per i diritti delle persone di colore.

Lee iniziò a scrivere dal giornalino studentesco e da quel momento in poi non smise più.

Iniziò nel cinema con uno stage alla Columbia, a Hollywood e ha detto che decise di mettersi a fare il regista soprattutto per merito di Stranger than Paradise di Jim Jarmush, del 1984.

Nel 1989 ci fu la sua consacrazione come autore e regista di successo con la pellicola “Fà la cosa giusta”.

“Mi è stata data la possibilità di esprimere il punto di vista dei neri che altrimenti non hanno accesso al potere e ai media. Devo approfittarne”.

Padre Jazzista e madre maestra, Spike Lee è ora, tra le altre cose, insegnante di cinema alla New York University.

Tra le sue creazioni più famose ricordiamo: 4 Little Girls; Fà la cosa giusta, La 25ª ora, Malcom X, Do the right thing e Inside Man.

Ha diretto anche diversi video musicali, tra cui quello del brano “They don’t care about us” di Michael Jackson e famosissime pubblicità come quella con Michael Jordan.

Lo stile delle sue creazioni è caratterizzato dal virtuosismo dei movimenti della macchina da presa e un uso iperrealista (per creare illusioni visive) della fotografia. La scena più ricorrente e caratteristica nei suoi film è quella in cui il regista posiziona un attore o un’attrice sul carrello della macchina da presa e lo fa muovere, dando l’impressione di un movimento fluido e sognante.

E’ semplice riconoscere una creazione di Spike Lee perché nei titoli di coda si trova sempre la scritta:”A Spike Lee Joint”.

Un artista a tutto tondo che ha fatto della sua vita non tanto la regia, ma il fatto di voler raccontare delle storie, delle storie che rimanessero nel cuore delle persone lasciandogli qualcosa di buono, qualcosa che non potessero dimenticarsi. E’ proprio nel momento in cui lasci qualcosa nella vita degli altri che diventi veramente grande.