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Tagli cinema e audiovisivo, le associazioni: rischio paralisi dei set

Roma, 5 nov. (askanews) – A Roma, alla Casa del Cinema, ANICA, APA e CNA Cinema e Audiovisivo, principali associazioni del settore, si sono

riunite per discutere come fronteggiare il possibile taglio dei finanziamenti previsti nella prossima manovra finanziaria del governo.

A preoccupare in particolare, il cambio delle regole in corsa sul credito d’imposta che, secondo i promotori dell’incontro, metterebbe in seria difficoltà l’intero comparto produttivo e creativo che ha già programmato i budget per i set dei prossimi mesi.

Alessandro Usai, presidente ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali): “Cambiare la regola oggi, a novembre, con previsione di impatto a gennaio, vuol dire andare a togliere quel 30% a piani finanziari di film e serie costruiti negli ultimi due anni; noi abbiamo bisogno di fare programmazione, si può discutere di cambi ma la politica deve darci il tempo di adeguare il nostro lavoro, i nostri budget e previsioni, perché così com’è la manovra, il rischio è la paralisi totale di set e film dai primi mesi del 2026 con impatti occupazionali devastanti”.

Gianluca Curti, presidente CNA Cinema e Audiovisivo: “Chiediamo di concordare con noi, con l’industria, la possibilità di dare certezza di tempi e regole e non di subìre in corso la partita dei cambiamenti che arrivano, questo per noi è molto pericoloso”.

E Chiara Sbarigia, presidente APA, Associazione Produttori Audiovisivi, ha aggiunto: “Abbiamo 124mila lavoratori interessati dai tagli e in particolare 52mila sono quelli impiegati nella produzione audiovisiva strettamente intesa, quindi tutte queste persone e le loro famiglie rischiano di trovarsi senza lavoro”.