La nomina della nuova direttrice musicale Beatrice Venezi al Gran Teatro La Fenice di Venezia ha acceso una profonda tensione tra direzione e maestranze. I lavoratori, preoccupati per la mancanza di confronto e trasparenza nelle scelte strategiche del Teatro, hanno avviato una mobilitazione continua per difendere dialogo, fiducia e rispetto sul luogo di lavoro, trasformando la protesta in una voce collettiva che si fa sentire anche fuori dalle sale del teatro.
Teatro La Fenice, nuova contestazione contro Beatrice Venezi: protesta a Venezia
La protesta dei lavoratori del Gran Teatro La Fenice di Venezia non accenna a fermarsi. Dopo lo sciopero che ha sospeso la prima di Wozzeck, la distribuzione di volantini e un concerto gratuito in piazza, le maestranze oggi hanno organizzato un corteo partito dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia fino al Teatro, accompagnato da un’esecuzione musicale.
L’iniziativa, intitolata “Un passo dopo l’altro, la nostra voce”, ha visto la partecipazione di orchestrali e personale proveniente da altri teatri italiani, tra cui Scala di Milano, Regio di Torino, Comunale di Bologna, Arena di Verona e Verdi di Trieste.
Come sottolineato dai rappresentanti sindacali, si tratta di una mobilitazione per richiedere un “confronto reale tra direzione e lavoratori nelle scelte che riguardano il futuro della Fenice”, dopo la nomina della nuova direttrice musicale Beatrice Venezi e in vista della permanenza del sovrintendente Nicola Colabianchi, entrambi contrari a retrocedere.
“Il direttore Venezi non ha mai diretto né un titolo d’opera, né un concerto sinfonico pubblico in cartellone alla Fenice. Il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che, in passato, hanno ricoperto il ruolo di direttore musicale di questo Teatro”, hanno dichiarato gli orchestrali come riportato da Sky Tg24.
La protesta ha incluso anche azioni simboliche, come la performance degli orchestrali imbavagliati davanti al Teatro per denunciare la mancanza di trasparenza e dialogo nella gestione.
Teatro La Fenice contro la nomina di Beatrice Venezi: fiducia, trasparenza e tutela del pubblico
Secondo la Rsu, la controversia non riguarda soltanto la nomina della direttrice musicale, ma più in generale la necessità di rafforzare fiducia, coerenza e rispetto nei rapporti di lavoro. “Vogliamo ricordare che la Fenice vive grazie a chi la costruisce ogni giorno, con il proprio lavoro, la propria arte e la propria passione. La nostra voce continuerà a farsi sentire finché trasparenza, dialogo e meritocrazia torneranno al centro della vita del Teatro”, hanno dichiarato i rappresentanti dei lavoratori.
Le critiche dei dipendenti riguardano in particolare la carriera internazionale limitata di Venezi e la mancanza di confronto preventivo con le maestranze, giudicata una “imposizione dall’alto”. L’assenza di ascolto rischia, secondo gli orchestrali, di compromettere la fiducia del pubblico, con alcune disdette di abbonamenti storici.
Emiliano Esposito, artista del coro, ha ribadito a Sky Tg24:
“Siamo qui perché crediamo nel valore del dialogo, della trasparenza, del rispetto e perché questi valori sono stati traditi. La nomina di Venezi è arrivata senza ascolto, nonostante il sovrintendente ci avesse assicurato che prima ci sarebbe stato un confronto. Una promessa che ha tradito”.