Telefonate insistenti, numeri sconosciuti e proposte commerciali spesso poco chiare: il telemarketing e l’attività dei call center sono diventati una presenza costante nella vita quotidiana di milioni di utenti. Quello che nasce come strumento di contatto tra aziende e clienti si è trasformato, nel tempo, in una fonte di fastidio e diffidenza, alimentata da pratiche aggressive e da vere e proprie truffe telefoniche.
Le novità introdotte dall’Agcom.
Un altro tassello nella lotta al telemarketing illegale
Come riportato dall’ANSA, l’introduzione dei numeri a tre cifre si inserisce in una strategia più ampia contro le chiamate indesiderate e lo spoofing telefonico. Negli ultimi mesi, grazie a filtri automatici imposti agli operatori, le telefonate provenienti dall’estero e camuffate da numerazioni italiane sono diminuite drasticamente: da decine di milioni al giorno a una quota molto più contenuta, in gran parte legata al roaming legittimo. Questo ha fatto emergere con maggiore chiarezza la portata del fenomeno e ha spinto molte attività illecite a spostarsi su prefissi stranieri, più evidenti per gli utenti.
Secondo le associazioni dei consumatori, la misura rappresenta un passo avanti importante, anche se non definitivo: l’obiettivo resta quello di garantire maggiore chiarezza, responsabilità e fiducia nel rapporto tra cittadini e comunicazioni commerciali.
Telemarketing, cambia ancora tutto: la nuova strategia per fermare le chiamate dei call center
Dal 2026 basterà osservare il display del telefono per capire se chi sta chiamando è davvero un soggetto affidabile. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato una revisione del piano di numerazione nazionale che introduce l’uso dei numeri brevi a tre cifre anche come identificativo per le chiamate in uscita e per i messaggi.
In questo modo banche, assicurazioni, operatori telefonici ed energetici potranno contattare i clienti mostrando un codice immediatamente riconoscibile, già associato ai servizi ufficiali. Si tratta di un cambiamento rilevante: questi numeri, non replicabili dall’estero, riducono il rischio di truffe e rendono più semplice distinguere le comunicazioni autentiche da quelle sospette.
La consultazione pubblica avviata il 17 dicembre durerà 45 giorni e dovrebbe portare all’entrata in vigore delle nuove regole nei primi mesi del 2026.