Una scossa di terremoto ai Campi Flegrei, avvenuta intorno alle 9, è stata avvertita anche ai piani bassi delle abitazioni dei quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta di Napoli. Il sisma, con una magnitudo di Md 2.6, è stato avvertito dalla popolazione, in special modo nelle aree circostanti il comune di Pozzuoli.
Terremoto ai Campi Flegrei avvertito dalla popolazione
La scossa si è registrata ad una profondità di 2,5 km, che ne ha causato la percezione da parte della popolazione.
Stando a quanto riportato dalla Sala Operativa dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), il terremoto ha avuto luogo alle 9:00:08 ora italiana, e sarebbe stato localizzato a 2 km di profondità. “L’Osservatorio Vesuviano ha comunicato a questa amministrazione l’accadimento di un evento sismico di magnitudo 2.6 ± 0.3”, ha dichiarato il sindaco di Pozzuoli in una nota, “localizzato in zona Pisciarelli. Il sisma si è prodotto alle 9.00 ora locale (UTC 7.00) del 03/07/2025, alla profondità di 2,3 km. L’evento potrebbe essere stato accompagnato da un boato avvertito dagli abitanti dell’area prossima all’epicentro”.
Il rischio vulcanico
“A Napoli abbiamo un’emergenza nazionale nell’area dei Campi Flegrei. Abbiamo degli scenari di pericolosità e la probabilità di apertura di bocche eruttive nei Campi Flegrei”, spiega Fabio Florindo, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ascoltato oggi dalla commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico. Il presidente dell’Ingv ha ilustrato alla commissione delle mappe che “sviluppate con due sistemi diversi – ha dichiarato – danno a grandi linee lo stesso scenario. L’area più critica, da tenere sotto osservazione, è quella di Astroni-Agnano. È un’area preoccupante”. In particolare, “c’è un 40-50% di probabilità che ricada in questa zona l’apertura di bocche con emissione di flussi piroclastici”. Nel corso durante l’audizione, Florindo ha parlato del rischio vulcanico sottolineando che tra i vulcani quiescienti presenti in Italia ci sono “il Vesuvio, che ha visto l’ultima eruzione nel 1944, e i Campi Flegrei, la cui ultima eruzione risale al 1538”.