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Terrorismo: arrestata banda falsari, documenti a foreign fighters e ad attentatore Vienna

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Milano, 11 giu. (Adnkronos) - Migliaia di documenti falsi, anche per l'attentatore di Vienna e per numerosi foreign fighters. Un cittadino russo di etnia cecena e sei cittadini ucraini sono stati arrestati dalla polizia a Milano e in diverse città della Lombardia perché ritenuti m...

Milano, 11 giu. (Adnkronos) – Migliaia di documenti falsi, anche per l'attentatore di Vienna e per numerosi foreign fighters. Un cittadino russo di etnia cecena e sei cittadini ucraini sono stati arrestati dalla polizia a Milano e in diverse città della Lombardia perché ritenuti membri di un'organizzazione transnazionale attiva nella produzione e nel traffico di documenti falsi nell'area Schengen e nei Balcani. Le indagini, coordinate dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, Alberto Nobili, e dai pm Paola Pirotta ed Enrico Pavone, nascono a seguito di un'operazione antiterrorismo condotta nel dicembre 2019 dalle autorità austriache su una possibile pianificazione di attentati in Europa.

Tra le utenze estrapolate dal telefono di un uomo arrestato in Austria era emerso un numero italiano, intestata a un 35enne ceceno, richiedente asilo in Italia e residente in provincia di Varese, collegata a un sito internet e ad account Instagram dove si pubblicizzava la produzione e la vendita di documenti contraffatti. Dopo l'attentato terroristico del 2 novembre scorso a Vienna, è stato individuato un contatto con il 30enne kosovaro che aveva fatto da intermediario per la produzione di un documento falso destinato all'attentatore, il 21enne austriaco di origine macedone Kujtim Fejzulai.

Il 35enne ceceno, dopo una perquisizione domiciliare, è stato arrestato per possesso e fabbricazione di documenti falsi in concorso. L'analisi del materiale sequestrato ha messo in luce l'esistenza di una organizzazione criminale che tra la fine del 2018 e l'inizio di quest'anno, ha venduto in tutta Europa oltre mille documenti falsi, alcuni dei quali intestati a stranieri già segnalati per il loro collegamento con il fenomeno dei foreign fighters.