Milano, 23 ott. (askanews) – Ha affrontato grandi difficoltà, tra cui un complesso divorzio, ma il dolore, grazie all’amore per la musica, ha lasciato spazio a grandi cambiamenti e al futuro. Tiziano Ferro esce con “Sono un grande” un album ispirato e profondo, ma anche leggero, vitale e ironico in cui si racconta con grandissima onestà.
“Sicuramente l’ironia è importante, è importante anche incitare gli altri e se stessi a diventare la versione migliore possibile di noi. ‘Sono un grande’ è una sorta di invito, un mantra, per tentare di fare valere anche le cose che abbiamo fatto per arrivare qui, che sono sicuramente tante. Ci sono dei meriti, c’è il caso, c’è la fortuna, c’è la tenacia, però ci siamo anche noi. È rimettere al centro l’essere umano”.
Tiziano ancora una volta parla di sé, ma anche di tutti, dando voce ai pensieri e alle emozioni di chi lo ascolta, è sempre pronto a mettersi in gioco, senza rinnegare nulla.
“Che la musica sia salvezza non è un modo di dire. Ci sono delle forme di degrado molto più sottili della morte fisica, la musica come l’arte ci offrono quella porta, la porta verso un mondo nel quale troviamo un po’ di pace. Per me la musica è sempre stata quella per cui le canzoni che fanno ballare convivono con le canzoni che fanno riflettere perché lei è l’animo umano”.
Padre innamorato dei suoi due figli ha scelto di continuare a vivere negli Stati Uniti per il loro bene, anche se gli manca tanto l’Italia. Nel singolo “Fingo&Spingo” racconta la fatica di essere sempre la stessa persona sul palco e nella vita.
“Fingere è proprio una cosa che non riesco a fare. Più al massimo riesco ad omettere, quindi a controllarmi, però ci sono delle persone che lavorano con me che mi aiutano a ricordare che bisogna di essere anche delle persone in grado ogni tanto di stare in silenzio e guardare. Io però non riesco a vendere e non riuscirei mai a vendere una versione di me stesso che non esiste. Non c’è qualcosa che non mi piace e che io dirò mai di amare”.
Amatissimo dai fan Tiziano Ferro si prepara a tornare live negli stadi nel 2026, con già 300.000 biglietti venduti per le 12 date nelle principali città italiane.
“La scaletta è una cosa bellissima e deve fare soltanto una cosa, rendere chi sta al concerto una persona un po’ più felice di quello che era prima che il concerto iniziasse”.