Torino, emergenza smog: oggi fermi anche i Diesel euro 5

Torino, i valori delle polveri sottili non accennano a rientrare nella norma. Scatta anche oggi il blocco dei veicoli Diesel euro 5

Torino, proseguono le misure per l’emergenza smog.

Di nuovo una giornata nera per il capoluogo torinese che da undici giorni soffre per la pessima qualità dell’aria. Nonostante il vento che ha soffiato sulla città per tutta la notte, i valori delle polveri sottili rimangono nettamente sopra il limite consentito. Il blocco è scattato da ieri sera e vede coinvolti anche i veicoli Diesel euro 5: 163€ la sanzione prevista per chi non rispetta il divieto.

Torino, emergenza smog

Prosegue anche oggi il blocco dei veicoli Diesel euro 5. Dalle 8 alle 19, divieto di circolazione per tutti i veicoli adibiti al trasporto persone. Per i veicoli adibiti al trasporto merci, invece, lo stop è previsto nelle fasce orarie 8-15 e 17-19. Non sono soggetti allo stop del traffico i veicoli gpl e metano. Le disposizioni sono entrate in vigore già nella giornata di ieri, domenica 26 novembre.

Coinvolti dal fermo oltre mezzo milione di veicoli: solo ieri si sono registrati 308 veicoli controllati e 89 verbali.

Polveri sottili

Nonostante ci si aspettasse un aiuto dei fenomeni meteorologici, la situazione in piemonte è rimasta invariata. Se sabato era prevista un pioggia che non si è manifestata, nemmeno il vento di domenica sera è bastato a riportare la qualità dell’aria ad un livello ottimale. Da ben undici giorni le centraline stanno registrando valori fuori controllo.

Venerdì, le centraline di Rebaudengo, hanno certificato un valore di 104 microgrammi al metro cubo, rispetto al limite massimo di 50. Si attende in giornata una nuova verifica del bollettino dell’Arpa da parte dell’assessore all’ambiente Alberto Unia: se la concentrazione delle polveri sarà rientrata sotto i 50 microgrammi per metro cubo, da domani si potrebbe tornare a parlare di circolazione di veicoli Diesel euro 3,4 e 5.

Blocchi, le polemiche

E’ ormai da tutto il mese di novembre che Torino si trova stretta nella morsa dell’inquinamento. Già a partire da metà mese erano scattate le misure drastiche per cercare di abbassare ad un livello salubre le polveri. Nonostante la situazione fuori controllo, sono scattate numerose critiche alle misure dell’amministrazione. L’ex consigliere comunale Silvio Viale aveva già precedentemente criticato le scelte della giunta Fassino. Secondo il radicale, infatti, si tratterebbe di pianificare una riduzione annuale e stagionale dell’inquinamento, senza inseguire di volta in volta le diverse condizioni meteorologiche.

L’ex consigliere invitava caldamente il sindaco ad aderire al protocollo regionale, prima di dover arrivare al blocco totale ( previsto invece dal protocollo comunale ).

Blocco totale

Se la città non riuscirà ad abbassare i valori di Pm10 nell’aria, al ventesimo giorno di sforamenti è previsto il blocco totale dei veicoli. Il segnale della città è forte e critico ma non mancano le difficoltà a rispettare le rigide regole che la città ha scelto di darsi per la tutela dei cittadini.

Attuare una misura così drastica potrebbe causare gravi disagi per tutti i lavoratori e per i pendolari. Si attende per la giornata di oggi, lunedì 27 novembre, una nuova verifica della qualità dell’aria per capire quali saranno le prossime mosse per la città di Torino.