Treni bloccati per neve, FS chiede scusa agli italiani

Mazzoncini, a.d. di Gruppo Fs, ha chiesto pubblicamente scusa ai pendolari laziali per il caos dei treni bloccati a causa delle forti nevicate.

Renato Mazzoncini, di Gruppo FS, si scusa pubblicamente con i pendolari per i disagi subiti a seguito delle forti nevicate verificatesi a Roma e nella regione Lazio.

Il problema più grande è quello legato ai treni bloccati. “La rete non è massicciamente attrezzata” dichiara l’a.d. di Gruppo FS.

Disagi

Mazzoncini ha ammesso che i disagi vissuti in Lazio dai passeggeri dei treni bloccati a causa dell’emergenza neve non si devono ripetere. L’a.d. di FS ha rilasciato un’intervista al quotidiano Repubblica in cui si è detto mortificato per la grave situazione. I problemi, da quanto dichiarato alla stampa, sono legati alle scaldiglie.

Si tratta di resistenze che assorbono ciascuna la stessa energia di un appartamento con un impianto di 3 kw/h, spiega Mazzoncini. La stazione Termini di Roma ha 300 scaldiglie, quindi è come se servisse una quantità di energia in grado di coprire tre appartamenti. Le scaldiglie permettono di sbloccare i deviatori, che permettono l’andamento dei treni. Nell’intero nodo di Roma ce ne sono seicento, ma solo centocinquanta sono attrezzati con le scaldiglie.

Da Firenze in su la rete intera è attrezzata per affrontare le più difficili situazioni climatiche, tant’è che la circolazione continua normalmente come nelle aree europee più colpite dalle perturbazioni nevose.

Al contrario, nel Lazio la rete non è attrezzata a sufficienza. Mazzoncini spiega la situazione ripercorrendo la storia climatica della regione. Le ultime grandi nevicate sono state nel 1956, nel 1985 e nel 2012, ovvero ogni ventotto anni circa. Dall’ultima ingente nevicata sono passati sei anni. “La legge vieta l’overdesign, cioè gli investimenti ingiustificati, anche rispetto alla sistematicità degli eventi. E il grande freddo nel Lazio non era considerato sistematico.

Ma abbiamo imparato la lezione e adesso si cambia”.

Provvedimenti

Da qui la decisione di inserire nel programma tra Ministero dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana l’adozione di sistemi antineve e antighiaccio, con un investimento di 100 milioni di euro per i principali nodi metropolitani.

L’obiettivo è rendere la rete laziale efficiente tanto quanto le reti del resto del Paese. Renato Mazzoncini e l’a.d. di RFI Maurizio Gentile hanno presentato al Ministero dei Trasporti un piano finalizzato allo scopo perseguito, improntato su un potenziamento tecnologico allo scalo di Roma Termini. Ad annunciarlo è una nota del Mit dopo che il ministro Graziano Delrio aveva richiesto al Gruppo FS misure e investimenti immediati per impedire il ripetersi del caos dei treni bloccati.