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Truffa ai danni di un imprenditore: due donne indagate a Piacenza

Due donne indagate per truffa a un imprenditore a Piacenza

Due donne accusate di aver sottratto 300mila euro a un anziano imprenditore

Le accuse nei confronti delle indagate

Due donne, di 56 e 66 anni, sono attualmente sotto indagine dalla Procura di Piacenza per gravi reati, tra cui truffa aggravata, appropriazione indebita e circonvenzione di incapace. Le indagini hanno rivelato che le due avrebbero sottratto circa 300mila euro a un anziano imprenditore della zona, approfittando della sua vulnerabilità emotiva.

La manipolazione dell’anziano imprenditore

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri di Rivergaro, tra il 2022 e i primi mesi del 2023, le indagate avrebbero utilizzato promesse d’amore e finti progetti di vita insieme per convincere l’imprenditore a versare loro ingenti somme di denaro. La prima donna, conosciuta dall’anziano circa tre anni fa, ha instaurato un legame molto stretto, al punto da far credere a una possibile convivenza futura.

Il ruolo della seconda indagata

La seconda donna, presentata come amica e consulente, ha avuto un ruolo cruciale nel rafforzare la credibilità delle richieste di denaro. Le indagini hanno rivelato che i soldi sottratti sono stati utilizzati anche per l’acquisto di un appartamento, formalmente intestato a una delle indagate, ma di fatto riconducibile all’imprenditore truffato. Le richieste di denaro si sono intensificate, con somme che variavano da 10mila euro per emergenze legali a 50mila euro per presunti aiuti a figli in difficoltà.

La denuncia e le conseguenze legali

Il figlio dell’imprenditore, insospettito dalle continue richieste di denaro, ha deciso di denunciare la situazione ai carabinieri lo scorso febbraio. A seguito di questa denuncia, il Gip Erisa Pirgu ha disposto il sequestro preventivo dell’immobile acquistato con i fondi sottratti e ha imposto un divieto di dimora nella provincia di Piacenza per le due donne, con obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Questo caso mette in luce la vulnerabilità degli anziani e l’importanza di proteggere i più deboli da simili abusi.