Filippo Imundi Donald Trump negli ultimi tempi con le manovre di attacco all’Iran effettuati dall’esercito statunitense non si certamente fatto degli amici, infatti l’Iran non è stato a guardare e oltre ad attaccare Israele starebbe agendo “senza arma” ai danni del presidente americano. Scopriamo cosa potrebbe succedere.
Gli hacker del gruppo “Robert” e le mail di Trump
Il gruppo di hacker iraniano chiamato “Robert” ha ammesso di essere in possesso di un centinaio di gigabyte di mail provenienti dall’account di Trump e di alcuni suoi fedelissimi come il capo dello staff della Casa Bianca Susie Wiles, l’avvocato di Trump Lindsday Halligan, il suo consigliere Roger Stone.
Il procuratore Pam Biondi, come rivela il sito di informazione Open ha parlato di un attacco mirato con l’obiettivo di screditare Trump e lo ha catalogato come “Propaganda Digitale”. Ora l’FBI insieme alla CISA (agenzia di Cyberdifesa” stanno tentando di mitigarne gli effetti.
La volontà di diffonderle e la posizione iraniana
Il gruppo Robert ha provato a comunicare la volontà di diffusione all’agenzia di informazione Reuters con la speranza che la sua diffusione internazionale potesse essere utile a facilitarne il passaggio dopo un periodo di pausa dalle comunicazioni, prima della “guerra dei 12 giorni”
Ora i contatti sono ripresi e puntano a farle uscire in caso di necessità. A questo proposito l’Iran ha fatto sapere che gli hacker si sono mossi sotto traccia durante il conflitto ma che potessero tornare alla ribalta se lo avessero ritenuto necessario.