Una coppia è stata condannata per aver ucciso una donna incinta e averle rubato la bambina, estraendola dal grembo materno con un coltello.
Da quanto è emerso nel corso del processo, la vittima – Samantha Greywind – era andata a casa della sua amica Brooke Crews – la sua assassina – per aiutarla a cucire un abito.
Secondo la ricostruzione del procuratore le due avrebbero avuto un diverbio poco tempo dopo l’arrivo di Samantha a casa dell’amica. A quel punto la proprietaria di casa avrebbe spintonato la vittima, che cadendo ha battuto a testa e perso i sensi.
A quel punto Brooke Crews avrebbe aperto il grembo della donna con un coltello estraendo il bambino. I Fatti risalgono al 2017, e sono avvenuti in North Dakota.
Ancora viva durante l’asportazione
La vittima era ancora viva durante l’asportazione del figlio, ma è morta dissanguata prima che la Crews, una volta assicuratasi il supporto del marito e avvolto il corpo in un sacco di plastica, si dirigesse a scaricarlo nel fiume Red River, lungo il confine con il Minnesota.
La figlia restituita alla famiglia
La figlia è sopravvissuta, ed è stata restituita al padre e compagno della donna brutalmente assassinata.
Durante il processo è emerso che la Crews era almeno due decenni che mostrava segni di gravi scompensi psichici. In particolare nel corso del processo la donna è stata dipinta come estremamente ossessiva, e prone ad aggressioni. Chi la conosceva, insomma, la descrive come “una donna spaventosa”. Per lei è stata emessa una sentenza di ergastolo.