Il giorno dopo l’incontro con Vladimir Putin ad Anchorage, Donald Trump ha commentato la situazione in Ucraina, sottolineando l’importanza di continuare i contatti diplomatici con i principali protagonisti internazionali. Le sue dichiarazioni hanno suscitato attenzione, aprendo nuove prospettive sul possibile sviluppo della guerra.
Guerra Russia-Ucraina: telefonate e incontri internazionali
All’indomani del vertice, Trump ha proseguito i contatti con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con vari leader europei, tra cui il segretario generale della NATO e la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni.
Zelensky ha confermato che volerà a Washington lunedì per incontrare il presidente americano alla Casa Bianca e ha accettato la possibilità di un incontro trilaterale con Putin.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato a Speciale Tg4 che l’Italia ha sempre manifestato la propria disponibilità ad accogliere qualsiasi vertice volto alla costruzione della pace, sia per il Medio Oriente sia per l’Ucraina. Tajani ha sottolineato che il Paese intende continuare a svolgere un ruolo attivo nella promozione della pace, rimanendo disponibile a ospitare incontri internazionali, pur mantenendo un intenso lavoro diplomatico per favorire una rapida conclusione del conflitto.
Ucraina, l’annuncio di Donald Trump sulla guerra il giorno dopo l’incontro con Putin
Durante il vertice svoltosi alla Joint Base Elmendorf-Richardson di Anchorage, in Alaska, Donald Trump e Vladimir Putin hanno discusso per circa due ore e 45 minuti sulla guerra in Ucraina. Secondo quanto riportato dal presidente americano su Truth Social, entrambi i leader avrebbero convenuto che la soluzione migliore per porre fine al conflitto non sia un semplice cessate il fuoco, spesso fragile, ma un accordo di pace definitivo.
Il colloquio è stato definito da Trump una “giornata fantastica e di grande successo”, mentre Putin lo ha valutato “un incontro da 10 su 10”, manifestando un sincero interesse per una risoluzione del conflitto e invitando Kiev e l’Europa a non ostacolare gli sforzi diplomatici.