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Immense navi cisterna stanno solcando l’oceano Atlantico in direzione Europa.
Tali gigantesche imbarcazioni trasportano GNL, una sigla che sta per “gas naturale liquefatto”. Tale fonte energetica sarà utilizzata per il riscaldamento domestico e per i circuiti industriali del Vecchio Continente, che rischiano di rimanere al freddo dopo il blocco dei rifornimenti da parte della Russia.
L’Unione Europea è quasi del tutto priva di rifornimenti. “Valore della materia prima in picchiata” afferma Luca Pesante di TgCom24, che aggiunge: “Anche oggi alla borsa di Amsterdam si segna un -20% tornando a quota 106 euro per megawattora”.
L’emergenza ha superato oramai i livelli critici in Europa, tanto che numerosi analisti da ogni parte del mondo hanno parlato di “energy crunch”. Vista la situazione Bruxelles ha acconsentito agli aiuti di stato per dare una mano alle imprese che altrimenti rischierebbero uno stallo produttivo.
Il ribasso del gas naturale va avanti, cedendo un altro 20% sulla piazza di Amsterdam. Secondo l’agenzia Bloomberg le navi dagli Usa dirette presso i porti europei sono 15.
A queste sono da aggiungere altre 11 con destinazione ignota, ma comunque dirette verso l’Unione Europea.