Una 16enne si suicida perché i genitori le avevano vietato i social

Quel divieto potrebbe averle fatto preferire la morte ma è tutto da chiarire: 16enne si suicida perché i genitori le avevano vietato i social

Tragedia in Lombardia dove una 16enne si suicida pare perché i genitori le avevano vietato i social.

Secondo quanto riportato da Dagospia sarebbe questa la motivazione che ha spinto una giovane di Manerba a lanciarsi da unacima del lago di Garda dopo essersi inerpicata su un’altura a picco sulle acque. E a scatenare la sua follia sarebbe stato il “no” categorico in ordine all’utilizzo dei. Per il momento alla ragazza sarebbe stato “vietato” di accedere a Tik Tok, Instagram e Facebook

I genitori le avevano vietato i social e lei si suicida

Poco da dire, l’opposizione dei genitori aveva ed ha una sua polpa assoluta di buon senso, ma il buon senso a volte non genera comprensione e per i due si è generato il paradosso tragico che ha condotto alla morte della loro figlia. I media spiegano che la ragazzina aveva già l’età in cui un minore può esprimere consenso a determinate scelte di vita e forse si era sentita esclusa. 

Lo zainetto con le lettere ed il cellulare

Sta di fatto che la ragazzina, intorno ad ora di pranzo, ha raggiunto uno spiazzo e lì ha lasciato il suo zainetto da studentessa. In quello zaino pare ci fossero delle lettere che ora sono al vaglio degli inquirenti. All’interno dello zainetto c’era anche il cellulare oggetto del contendere con i genitori, sequestrato anch’esso su disposizione del magistrato di turno. Poi la ragazzina si è gettata a capofitto di sotto. Soccorritori e Carabinieri accorsi hanno potuto solo constatare il decesso della giovane.