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"Una sconosciuta a Tunisi", Aya in un Paese pieno di contraddizioni

Roma, 16 lug. (askanews) – Aya ha trent’anni, vive una vita senza sogni in una cittadina del sud della Tunisia e, quando il minivan che la porta a lavoro rimane coinvolto in un incidente di cui lei è la sola sopravvissuta, le si presenta l’occasione unica di sparire e iniziare la sua vita da capo.

Succede in “Una sconosciuta a Tunisi”, nei cinema dal 24 luglio.

Il regista Mehdi M. Barsaoui ha preso spunto da un fatto di cronaca per raccontare la gioventù tunisina e le tante contraddizioni del Paese dopo la rivoluzione del 2010. La protagonista, interpretata dalla bravissima Fatma Sfar, nella capitale scopre la libertà, la vita notturna, un mondo vivace e in fermento, ma rimane coinvolta in un caso di abuso della polizia.

Sono tanti infatti i paradossi di uno dei paesi più moderni e liberi del mondo arabo, dove però la maggior parte della popolazione si limita a sopravvivere invece di vivere. Aya tra frustrazione, ingiustizia sociale, pressioni familiari, impersona una gioventù tunisina tormentata e imbrogliata, piena di sogni e di sete di libertà, sacrificata sull’altare dell’ideologia sociale, religiosa ed economica di un Paese. Dove l’autorità familiare, la misoginia, e soprattutto la corruzione della polizia, condizionano chiunque.