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Alessandra Cielidoni è stata licenziata con una telefonata su Teams e già un’ora dopo le avevano disattivato la Rete aziendale, l’accesso al pc e alla posta.
“Uno choc dopo 18 anni di lavoro”.
Alessandra Cielidoni licenziata su Teams
Soltanto pochi giorni fa la notizia del singolare licenziamento toccato a ben 900 persone con un webinar su Zoom. Lo scorso luglio invece, 90 dipendenti avevano ricevuto uno scarno messaggio via whatsapp.
Ora, Alessandra Cielidoni, una donna di 50 anni separata e con due figli, ha raccontato al Corriere della Sera di essere stata licenziata con una telefonata via Teams.
Stessa sorte toccata ad altri due colleghi:
“Venerdì scorso ero a lavorare in smart working e mi arriva una telefonata, non una videochiamata, ma una telefonata via Teams. Mi dicono: ‘per scelta aziendale il vostro ente viene chiuso con effetto immediato pertanto tutta l’attività verrà trasferita in Portogallo, siete esonerati dal prestare preavviso e non vi è richiesto di lavorare oggi, riceverà la raccomandata di fine lavoro’.
Licenziata su Teams: “Uno choc”
Un vero e proprio choc per la donna che lavorava nella sede di Grugliasco da ben 18 anni: ” Ci hanno trattato come se fossimo trasparenti. Capisco che le multinazionali licenzino, ma almeno un incontro, la possibilità di darmi del tempo per cercare un’altra occupazione…”
Licenziata su Teams: ” servirebbe più umanità”
Invece una telefonata e la vita cambia all’improvviso. Senza nemmeno il tempo di organizzarsi. Le scelte aziendali hanno le loro dinamiche ma non possono prescindere dall’aspetto umano che comporta ogni licenziamento:
“Mi puoi chiamare e dirmi ‘troviamo una ricollocazione, ti diamo tempo per guardarti intorno’, insomma più umanità.
Poi capisco le scelte delle multinazionali, ma c’è modo e modo. Gli altri colleghi hanno lavorato 28 e 11 anni, non si fa così”.