L’uragano Gabrielle sta attirando l’attenzione dei meteorologi di tutto l’Atlantico settentrionale. La tempesta, attualmente di categoria 2, si dirige verso le Azzorre, dove le autorità locali hanno già emanato allerte di massimo livello. Nonostante l’indebolimento previsto, Gabrielle potrebbe generare condizioni pericolose non solo nell’arcipelago portoghese, ma anche lungo le coste atlantiche europee, con effetti indiretti sull’Italia.
Allerta uragano Gabrielle: impatto sulle Azzorre e sull’Atlantico
Secondo quanto riportato dal National Hurricane Center degli Stati Uniti, Gabrielle si trova a circa 1.775 km a ovest delle Azzorre e si muove verso est a 42 km/h con venti massimi sostenuti di 177 km/h. L’uragano, inizialmente di categoria 4 sull’Atlantico centrale, si sarebbe indebolito a categoria 2 ma raggiungerà le Azzorre nella tarda serata di giovedì 25 settembre, portando vento forte, piogge intense e mareggiate potenzialmente distruttive.
L’Istituto portoghese del mare e dell’atmosfera (IPMA) ha diffuso allerta rossa per le isole del Gruppo Occidentale (Flores e Corvo) e per quelle del Gruppo Centrale (Terceira, Graciosa, São Jorge, Pico e Faial), evidenziando il rischio di raffiche fino a 150 km/h e onde tra 14 e 18 metri. Il presidente del Servizio regionale di protezione civile e antincendio delle Azzorre, Rui Andrade, ha invitato la popolazione a mettere in sicurezza oggetti all’aperto, a evitare spostamenti non necessari e a seguire attentamente le informazioni ufficiali.
Gli effetti di Gabrielle si sarebbero estesi anche alle Bermuda, alla costa orientale degli Stati Uniti e alla costa atlantica del Canada, con correnti di risacca pericolose.
Uragano Gabrielle: allerta massima sulle Azzorre, l’Italia sotto osservazione
Nonostante la distanza, l’Italia potrebbe risentire indirettamente della presenza di Gabrielle. I meteorologi hanno sottolineato che l’uragano, nel suo percorso verso il Portogallo e la Spagna, si trasformerà in ciclone extratropicale, trasportando grandi quantità di umidità e calore nell’Europa sud-occidentale. Questo flusso potrebbe interagire con le perturbazioni già presenti sulle medie latitudini, intensificandole e provocando piogge diffuse e temporali nel Mediterraneo.
I modelli previsionali ECMWF e GFS indicano che già dall’inizio della prossima settimana potrebbe determinare un peggioramento delle condizioni meteorologiche sulle regioni tirreniche italiane, in particolare Toscana, Lazio, Campania e Calabria. Le precipitazioni potrebbero risultare abbondanti e localmente intense, con possibili nubifragi e rischi idrogeologici nelle aree più vulnerabili, confermando l’ingresso definitivo dell’autunno dopo un settembre insolitamente caldo.