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Uragano Melissa: la devastazione nei Caraibi e il bilancio tragico di 34 vittime

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L'uragano Melissa ha devastato i Caraibi, provocando ingenti danni materiali e un alto numero di vittime.

Negli ultimi giorni, la furia dell’uragano Melissa ha messo in ginocchio diverse nazioni caraibiche, provocando una serie di eventi tragici e distruzione. Con venti che hanno superato i 295 km/h e piogge torrenziali, questo fenomeno atmosferico ha lasciato dietro di sé un bilancio devastante, con almeno 34 morti accertati e migliaia di sfollati. Dopo aver attraversato Giamaica, Cuba e Haiti, Melissa si dirige ora verso le Bahamas, con previsioni di intensi rovesci e mareggiate.

I fatti

Il primo ministro giamaicano, Andrew Holness, ha descritto la situazione sull’isola come di “devastazione totale”. Le comunità sono state colpite da inondazioni estese, che hanno costretto molte persone a rifugiarsi sui tetti delle loro case. Circa l’80% della rete elettrica è fuori uso, e le comunicazioni sono state compromesse. Le immagini che circolano sui social media mostrano interi quartieri ridotti in macerie, con ospedali e scuole danneggiati gravemente.

Le misure di soccorso in Giamaica

Le autorità locali stanno affrontando una situazione di emergenza. Il Ministero della Salute ha lanciato un appello per donazioni di sangue, in quanto le scorte sono criticamente basse. Il governo ha avviato operazioni di soccorso, ma le strade impraticabili a causa di frane complicano gli aiuti. La Giamaica, ora classificata come zona disastrata, ha bisogno di un intervento rapido e coordinato.

Successivamente, l’uragano ha colpito Cuba, toccando terra come tempesta di categoria 3. Nella provincia di Santiago, le raffiche di vento hanno causato danni ingenti, con oltre 700 mila persone evacuate. Le immagini mostrano case scoperchiate e strade allagate, mentre il rischio di frane aumenta con le piogge in corso. Le autorità cubane hanno attivato il piano di emergenza, cercando di contenere i danni e garantire la sicurezza della popolazione.

Il dramma di Haiti

Il piccolo stato di Haiti ha subito anch’esso danni pesanti. Nella regione di Petit-Goâve, il fiume in piena ha travolto interi quartieri, causando la morte di almeno 25 persone e lasciando molti dispersi. Le difficoltà nell’approvvigionamento degli aiuti sono amplificate dalle tensioni sociali già esistenti nel paese, rendendo la situazione ancora più critica.

Le sfide umanitarie in Haiti

Le strade bloccate da frane e allagamenti rendono difficile raggiungere le zone colpite. Le organizzazioni umanitarie stanno cercando di inviare aiuti, ma le condizioni meteo avverse ostacolano i soccorsi. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza, ma la popolazione ha bisogno di un intervento urgente per evitare un’ulteriore escalation della crisi.

Le Bahamas sotto assedio

Attualmente, Melissa si sta dirigendo verso le Bahamas, dove le autorità si preparano ad affrontare le conseguenze dell’uragano. Sebbene l’intensità della tempesta sia diminuita, si prevedono ancora venti forti e piogge che potrebbero causare inondazioni devastanti. Le previsioni meteo indicano precipitazioni fino a 200 mm e mareggiate di oltre 3 metri, spingendo le autorità a chiudere scuole e aeroporti.

In questo contesto, l’uragano Melissa evidenzia un problema più ampio: il cambiamento climatico. Gli scienziati avvertono che le condizioni climatiche attuali, comprese le temperature elevate delle acque oceaniche, possono intensificare la forza di eventi meteorologici di questo tipo. Secondo recenti studi, la potenza dell’uragano potrebbe essere aumentata del 7% a causa di queste anomalie climatiche.

Il bilancio complessivo dei danni è tragico, con oltre 80 morti e danni stimati in miliardi di dollari. Le organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite e l’Unione Europea, hanno già avviato operazioni di soccorso, ma la strada verso la ricostruzione sarà lunga e complessa. Le autorità locali dovranno affrontare non solo la ricostruzione delle infrastrutture, ma anche la prevenzione di epidemie nelle aree colpite.