Vaccino, 300 docenti universitari protestano contro il Green Pass: "Siamo contro la discriminazione"

"Il Green Pass è discriminatorio". Così i docenti che hanno firmato un appello schierandosi contro l'obbligo della certificazione verde.

L’introduzione dell’obbligo del Green Pass in luoghi pubblici come ristoranti, scuole e università ha sollevato moltissime polemiche, soprattutto perché si tratta di una questione eticamente complessa.

Sono molte le parti politiche, sindacali e non solo che hanno messo in luce se il vaccino debba essere o meno obbligatorio e in che modo la scelta di non vaccinarsi debba influire sulla vita di tutti i giorni. 

A lanciare un appello schierandosi contro questo obbligo si sono uniti anche 300 docenti universitari che hanno affermato che lo strumento del Green Pass è discriminatorio. Secondo i firmatari dell’appello l’Università è prima di tutto un luogo di inclusione.

Hanno quindi aggiunto: “Molti tra noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid-19, convinti della sua sicurezza ed efficacia. Tutti noi, però reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione”.  

Docenti contro Green Pass, tra i firmatari dell’appelllo anche Barbero 

Anche il noto storico Alessandro Barbero – scrive Huffington Post – figura tra i firmatari dell’appello. In particolare lo storico che ricopre il ruolo di docente di presso l’Università del Piemonte Orientale, ha affermato che la scelta di non vaccinarsi non dovrebbe precludere il modo in cui si conduce la vita di tutti i giorni.

“Un conto è dire ‘Signori abbiamo deciso che il vaccino è obbligatorio perché è necessario, e di conseguenza, adesso introduciamo l’obbligo’: non avrei niente da dire su questo. Un altro conto è dire ‘no, non c’è nessun obbligo, ma semplicemente non puoi più vivere, non puoi più andare all’università: però non c’è l’obbligo nel modo più assoluto”, ha affermato a tal proposito. 

Docenti contro Green Pass, Landini (CGIL): “Sull’obbligo vaccinale il Governo deve assumersi le sue responsabilità”

Anche il segretario generale della CGIL Maurizio Landini ha voluto mettere in evidenza alcune delle principali criticità nate con l’introduzione dell’obbligo vaccinale. In particolare in un’intervista rilasciata a “Il fatto quotidiano”, ha affermato che la certificazione verde non dovrebbe creare divisioni sul posto di lavoro.

Ha inoltre aggiunto che il Governo dovrebbe prendersi le responsabilità delle proprie scelte: “Temi come l’obbligo vaccinale o il green pass debbano essere inseriti da una legge: il governo si deve assumere la responsabilità.

Il green pass che non prevede nessun obbligo ma anche solo l’utilizzo di un tampone, è solo un modo di aggirare la questione che Parlamento e Governo non sono in grado di risolvere. Anzi, il green pass per le mense è stato un atto di furbizia”. 

Docenti contro Green Pass, gli studenti scrivono una lettera al Rettore dell’Univda

Nel frattempo sono migliaia gli studenti universitari che si sono espressi contrari contro questo l’obbligo del Green Pass, tanto che dalla loro opposizione è nato sui social il gruppo “Studenti contro il Green Pass”.

Qualche giorno fa in particolare – scrive Aostanews24 – gli studenti dell’Univda hanno inviato una lettera al rettore. “Teniamo a precisare che una persona vaccinata non è automaticamente immunizzata: per accertare l’effettiva immunizzazione, infatti, è necessario effettuare sul soggetto vaccinato un test anticorpale per verificare l’avvenuta produzione di anticorpi neutralizzanti da parte del sistema immunitario, quindi l’accesso alle persone vaccinate mediante l’esibizione del Green Pass, senza aver verificato l’effettiva immunizzazione, potrebbe innescare comunque focolai, come già successo”.