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Vasile Frumuzache e gli omicidi delle escort romene: un caso di racket della prostituzione

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Vasile Frumuzache, reo confesso, al centro di un'inchiesta che svela un possibile racket della prostituzione.

La posizione di Vasile Frumuzache, reo confesso degli omicidi delle escort romene Ana Maria Andrei, 27 anni, e Denisa Maria Adas, 30 anni, oscilla adesso fra quella del killer seriale solitario e quella del sicario, esecutore di sentenze di morte per conto di una gang che vuol controllare il racket della prostituzione.

L’inchiesta della procura di Prato affronta una nuova fase, pur mantenendo i punti fermi delle confessioni di Frumuzache.

Lacune e incoerenze nella sua versione dei fatti costringono gli inquirenti a definire con attenzione il profilo e il ruolo della guardia giurata 32enne. Gli accertamenti sui contatti e sugli spostamenti delle due donne uccise proseguono per cercare di ricostruire i loro movimenti, in particolare nella zona di Montecatini e della Valdinievole. Questo è il territorio in cui Frumuzache aveva messo radici, vivendo e lavorando. Come guardia giurata, aveva potuto instaurare relazioni e conoscere l’ambiente.

Possibili complici e un racket da svelare

La procura ipotizza l’esistenza di complici. Quando Denisa scomparve tra il 15 e il 16 maggio, non era ancora emerso che fosse stata uccisa. La testimonianza di un’amica e il racconto della madre avevano fatto ipotizzare un sequestro di persona da parte di una gang, probabilmente impegnata nello sfruttamento della prostituzione. Ana Maria Andrei alloggiava nella città termale, mentre Denisa no. L’ultima volta, la trentenne, residente a Roma, ha scelto Prato per prostituirsi. Ma non è da escludere che avesse esercitato anche a Montecatini in precedenza. Potrebbe aver incontrato Frumuzache?

Nell’ipotesi di un racket, è possibile che le due donne non volessero sottostare a ‘protettori’ e volessero continuare a esercitare in modo autonomo la prostituzione. Un motivo che potrebbe aver convinto qualcuno a chiedere alla guardia giurata di ‘punire’ le due donne. Intanto, le perlustrazioni continuano. A Montecatini, nel casolare abbandonato di via di Riaffrico, dove Frumuzache ha fatto ritrovare i corpi delle vittime, un drone è stato utilizzato per monitorare dall’alto la campagna, cercando eventuali segni di terreno smosso o altri indizi; un’attività mirata a scoprire possibili altri cadaveri.

Autopsia e riconoscimento delle vittime

Oggi, inoltre, c’è stata l’autopsia sui resti in avanzata decomposizione di Ana Maria Andrei, la cui cugina denunciò la scomparsa l’1 agosto 2024. Per avere certezza del riconoscimento, è necessario il confronto del Dna, esame già disposto da giorni. La situazione è drammatica, le famiglie delle vittime attendono risposte. La tensione cresce e le domande si moltiplicano. Cosa si nasconde dietro questi omicidi? Chi sono i reali mandanti? La procura di Prato continua a indagare, e il mistero potrebbe riservare ulteriori colpi di scena.