Veneto, il 49enne Stefano Gheller chiede di accedere al suicidio assistito

La sua è una delle prime richieste ufficiali in Veneto. Stefano Gheller ha chiesto di avere il diritto di morire tramite il suicidio assistito.

Stefano ha 49 anni ed è nato con un grave forma di distrofia muscolare, mentre è costretto a sedere su una sedia a rotelle dall’età di 15 anni.

Proprio a causa della sua grave malattia, l’uomo ha chiesto di poter accedere al suicidio medicalmente assistito.

La richiesta, inviata tramite PEC all’USL 7 Pedemontana, risulta essere una delle prime in Veneto. Gheller – si legge tra le pagine del Gazzettino – aveva inizialmente meditato di andare in Svizzera. Ha tuttavia deciso di restare in Italia dove lotta a fianco dell’associazione Luca Coscioni. 

Stefano Gheller chiede il suicidio assistito: “Spero che venga approvata una legge. Ho inviasto a quattro mail ad altrettanti politici”

In un’esclusiva rilasciata a Repubblica, Gheller aveva parlato della necessità di approvare una legge in questo senso. Spera dunque che la sua richiesta faccia nascere un dibattito: “In due mesi ho inviato quattro mail ad altrettanti politici, ma nessuno mi ha risposto. Credo si debba parlare con le persone che vivono nella mia condizioni, per capire cosa si prova”.

Ha poi proseguito spiegando chi sono le persone alle quali si è rivolto.

Si tratta nello specifico dei relatori della legge sul fine vita Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle, Caterina Biti del PD, Maria Rizzotti di Forza Italia e infine Simone Pillon della Lega. 

L’incontro con il vescovo di Vicenza

Se da un lato Stefano non ha avuto alcun riscontro dai relatori della legge sul fine vita, al contrario questa è arrivata dal vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol.

I due si incontreranno nel mese di luglio. Quest’ultimo – ha raccontato il 49enne sui social – non lo ha mai giudicato per la sua scelta: “Non mi ha mai detto nulla di insistentemente contrario e io accetto il suo pensiero senza problemi perchè l’importante è solo essere liberi di scegliere che la si pensi in un modo o nell’altro”.Ha infine dichiarato che il vescovo di Vicenza si è offerto di pagare il soggiorno a Bibione non appena lo ha saputo.